La nostra esperienza di Alternanza è iniziata con due incontri molto interessanti grazie a due giornate relative ad un evento il cui tema è stato “Festa degli uomini di mare”svoltosi presso la Capitaneria di Bari e organizzata dalla Federazione “Stella Maris nelle persone di Don Franco Lanzolla e del Capitano di Vascello Luigi Leotta. Noi alunni della III B del Liceo Scienze Umane LES tratteremo quest’anno il mare della nostra Puglia nel percorso di Alternanza scuola lavoro. Abbiamo trovato molti collegamenti di riflessione negli interventi delle numerose figure istituzionali presenti , fra le quali abbiamo avuto il Rettore dell’Università di Bari Prof.Uricchio che ha parlato del mare come di uno spazio infinito che” unisce e non separa”, diversi professori universitari, come il prof. Nicolò Carnimeo che ci ha parlato dei relitti nei mari di Puglia e il prof.Boero che ci ha sollecitati a imparare il rispetto dei frutti del mare, perché il pesce sta diminuendo, a causa delle industrie che non rispettano sia la normativa in materia di pesca professionale e acquacoltura; sia la normativa di tutela, gestione e salvaguardia ambientale. Nella prima giornata abbiamo ascoltato e appreso informazioni sulla riforma delle Autorità portuali e i porti in Puglia.
Ci è stata raccontata la storia del Porto di Bari, nato dall’idea del Senatore Nicola Balenzano nel 1901. Nel 1904 è stato aperto definitivamente e sono state ospitate navi asilo di bambini orfani, poi introdotti nell’attività portuale. Il 2 dicembre Dicembre 1943, purtroppo il il Porto di Bari è stato bombardato. È questa una delle più grandi tragedie navali della Seconda guerra mondiale, dopo Pearl Harbor, in cui c’è stato il più grave disastro chimico del conflitto. Si racconta che alle 19,25 una flotta di 105 bombardieri della Luftwaffe nazista attaccò il porto di Bari. Lì erano ormeggiate una trentina di navi alleate, sotto il controllo britannico, fra queste, almeno una, la John Harvey, battente bandiera americana,aveva la stiva è piena zeppa di iprite: un letale gas velenoso. E così dell’iprite al largo di Bari, fino ad oggi, s’è tornato a parlare in coincidenza degli occasionali ritrovamenti di bombe inesplose,avvenuti anche in prossimità di Molfetta, a Torre Gavetone.
Nella seconda giornata abbiamo ascoltato informazioni riguardanti le risorse del mare, la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico.
Il mare è una risorsa economica e culturale, che ci permette anche di collegarci con altri popoli. Il mare possiede un patrimonio archeologico subacqueo che è stato sottoposto allo scavo e al recupero di reperti, in presenza di strutture e relitti sommersi.
E’ nostro dovere di cittadini preservare i territori e i paesaggi marini e mostrare il nostro amore per una risorsa così bella e utile. Purtroppo persiste il problema della mancanza di allevamenti naturali, causati dalla pesca industriale.
Bisogna difendere la natura, perché ci ospita e bisogna salvaguardarla.
Il professor Donato Forenza ci ha parlato del paesaggio costiero e della sua tutela.
Ugo Patroni Griffi, Presidente Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico ci ha parlato dell’importanza di dare dignità alla Puglia dandole una denominazione doc per le sue bellezze naturali .
Giulio Carafa,Comandante di Fregata ci ha parlato della sua esperienza con i fari e della vita dei faristi pugliesi, discorso molto affascinante che vogliamo approfondire.
Il professor Ferdinando Boero ha parlato dell’ambiente marino e della sua tutela e di come imparare a riconoscere il pesce di mare da quello di allevamento.
Dalla piccola introduzione di Don Franco, Cappellano dei marinai abbiamo appreso quanto dura sia la vita di chi naviga e di come a volte ne risenta la famiglia. Il comandante Leotta ha spiegato le origini e lo sviluppo del porto e della sua attività a livello militare.
Nella seconda giornata gli argomenti sono stati ancor più interessanti e vasti:
Il mare è stato presentato come una risorsa economica, luogo di vita, massimo raccoglitore di biodiversità e come forma di dialogo (attraverso i viaggi).
Esso, inoltre, si dice che “splenda di luce “quindi che si componga di diversi e molteplici aspetti della natura per dimostrare la sua bellezza e il suo inestimabile valore.
Argomento tanto discusso, grazie anche al contributo del professor Giacomo Disantarosa e del professor Nicolò Carnimeo, è stato quello dell’attività svolta da popolazioni antiche nell’Adriatico e nel Mediterraneo (soprattutto i Greci) dove, attraverso ricerche archeologiche subacquee e attività di tutela, ricognizione e recupero dei relitti sono nate nuove e interessanti informazioni sulle civiltà che commerciavano e navigavano nei pressi delle nostre coste.
Da qui nasce la voglia di tutelare e promuovere la conoscenza del patrimonio marittimo, diffondendola soprattutto nei giovani cosicché questa voglia sia trasmessa di generazione in generazione.
Il professor Marcello Zaetta è il presidente della ‘Lega Navale Puglia’: un ente pubblico e non economico che si occupa di diffondere l’amore per il mare e di salvaguardare gli abissi e le coste, poiché si ritiene giusto affermare che senza ecosistema non c’è vita, che è sicuramente una riflessione veritiera.
Infine, ci sono stati illustrati dal dottor Aldo Patruno dei dati che dimostrano come, grazie alla tutela di questi ambienti (anche da parte dell’UNESCO) l’ambiente marittimo sia diventato fonte di guadagno (turismo balneare +23%) ma anche di cultura; questi due ultimi aspetti sono stati molto importanti perché si collegano direttamente con il nostro percorso di studi. Noi alunni siamo felici di aver imparato nuove cose e ci auguriamo buon lavoro!
Progetto Alternanza Scuola - Lavoro 26-27/10/2017 - III B LES - Liceo Bianchi Dottula - Bari</p>"