La proposta è stata approvata il 20 giugno 2018 dalla Commissione giuridica del Parlamento Europeo e il 12 settembre dai membri stessi del Parlamento. Il 10 aprile 2019 si è tenuta la votazione finale, che, in caso di esito positivo, dovrà essere attutato da ogni Stato dell’Unione europea entro massimo due anni. L’articolo 13, in particolare, ha suscitato molte critiche e riflessioni. Esso, intitolato Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione che memorizzano e danno l’accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricati dagli utenti, impone misure adeguate per evitare la violazione del copyright. I contenuti dovrebbero essere verificati precedentemente alla messa online di qualsiasi materia. La realizzazione di tale pratica è possibile con l’utilizzo di alcuni filtri preventivi, che, tramite un riconoscimento automatico, eliminano il contenuto che viola il copyright o lo mostra solo con le pubblicità: funzioni simili al Content ID di Youtube.
Secondo alcuni critici, tale rivoluzione giuridica porterebbe ad una censura sulla libera circolazione di informazioni su internet.
Alessia LOpez 5Au Liceo Bianchi Dottula - Bari