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L’8 gennaio Il "New York Times" ha riportato nel briefing mattutino dell’edizione on line i titoli di tutto il mondo, per far capire quanto sia importante quello che era accaduto due giorni prima a Washington.
Le immagini di una folla che invade Capitol Hill, il Campidoglio degli Stati Uniti e sede del Congresso, hanno toccato un nervo scoperto nelle società occidentali indebolite e, a volte, divise al proprio interno, poiché l'America è sempre stata considerata un modello democratico da gran parte dell'Europa. Si teme, infatti, che se è accaduto lì, nel cuore della democrazia, possa accadere ovunque.
La folla che attaccava Capitol Hill era composta da nazionalisti bianchi, teorici della cospirazione, da un deputato del West Virginia e  da persone anonime provenienti da tutto il Paese. Sono entrati nell'edificio molto facilmente, in alcuni casi senza incontrare resistenza: questo ha suscitato critiche soprattutto per i precedenti e più duri trattamenti della polizia nei confronti dei neri in occasione delle marce per la giustizia razziale. Il 13 gennaio la Camera ha votato il secondo impeachment per Trump, accusato di aver provocato la violenta rivolta contro Capitol Hill.
Quello che è successo in America potrebbe non essere visto come sorprendente: come ben sapete, in tutto il mondo la tendenza a ingannare e ad essere ingannati è diventata recentemente una forza trainante in politica. In Ungheria il leader populista Viktor Orban ha accusato il finanziere e filantropo ungherese di origine ebraica, George Soros, di un complotto escogitato per indebolire la sovranità del Paese, sostituire gli ungheresi con gli immigrati e distruggere i valori tradizionali.
Il presidente democratico Biden, si è insediato con una cerimonia blindata. Il suo discorso punta all’unità degli Stati Uniti: “C’è  un aumento dell’estremismo politico del suprematismo bianco, del terrorismo interno che dobbiamo affrontare e sconfiggeremo. Per superare queste sfide, per ripristinare l’anima e garantire il futuro dell’America, serve molto più delle parole. Serve la più sfuggente di tutte le cose in una democrazia, l’unità…con l’unità possiamo fare grandi cose, cose importanti… “ tra cui “sconfiggere il virus mortale” dice Biden che proclama il 20 gennaio giorno di unità nazionale. Trump e Melania lasciano la Casa Bianca. Ma il tycoon assicura già un ritorno sulla scena politica.
Marika Mazzone, IVBu Liceo Bianchi Dottula- Bari.

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