IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Come afferma Hannah Arendt nell’opera “La condizione umana”, l’uomo è naturalmente destinato a inserirsi e a prendere parte attivamente al mondo e alle questioni ad esso correlate e può attuare questa partecipazione attraverso la politica. La forma migliore di adesione politica, attraverso cui tutti gli uomini sono liberi di poter esprimere le proprie aspirazioni e mettere in pratica le proprie competenze in egual modo è la democrazia. La democrazia, infatti, può essere considerata una “scommessa” dell’età contemporanea: è definita tale dal momento che persegue arduamente l’obiettivo di affermare la libertà dell’uomo, nonostante le minacce derivanti da forme di governo oppressive e dalla precarietà che caratterizza l’uomo al giorno d’oggi.
In un regime totalitario infatti il popolo è completamente privato della libertà di stampa, di pensiero e di associazione, dal momento che deve seguire un partito unico di massa, e soprattutto deve aderire obbligatoriamente all’ideologia di fondo, la quale abbraccia tutti gli aspetti vitali dell’esistenza umana e pervade anche la vita privata. Gli uomini sono dunque ingabbiati nell’ideologia totalitaria e costretti a seguire comportamenti pubblici e privati imposti dal regime. Il totalitarismo esercita il potere attraverso il terrore e fa venire meno negli uomini la capacità di distinguere il bene dal male, dal momento che porta alla massificazione degli uomini e alla loro riduzione ad esseri passivi e sottomessi ad una volontà totalizzanti.
Alla luce di quest’analisi è dunque evidente che la democrazia, nonostante abbia permesso il superamento dei pericoli passati, stia andando incontro agli stessi pericoli, che minacciano la libertà del cittadino. Per scongiurare questo rischio e conseguire una conquista definitiva, la democrazia deve essere praticata e agita ogni giorno, poiché come afferma Hannah Arendt: “Agire nel senso più generale, significa prendere un’iniziativa, iniziare (come indica la parola greca archein, “incominciare”, “condurre” e anche “governare”), mettere in movimento qualcosa (che è il significato originale del latino agere). Poiché sono initium, nuovi venuti e iniziatori grazie alla nascita, gli uomini prendono l’iniziativa, sono pronti all’azione”.
Lucia De Benedetto – Liceo “G. Bianchi Dottula” Bari – classe 5^BU

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