La vita degli adolescenti è questa: attimi perseguitati dalla paura, che ostacola la quotidianità. Nonostante questo, la paura permette di essere vivi e affrontare la realtà attraverso forti sensazioni. Senza questa emozione, non sarebbe possibile vivere la vita appieno perché dalla paura sua con una serie di altri forti sensazioni che fanno percepire gli attimi unici e indimenticabili.
Soprattutto negli ultimi anni, si è parlato tanto di adolescenti, ma si parla troppo poco con gli adolescenti: i ragazzi hanno bisogno di persone a fianco a loro per aiutarli nella loro “navigazione”.
La paura più comune tra gli adolescenti è quello del giudizio: vorrebbero essere sicuri di sé stessi, invece devono essere aiutati a essere se stessi, cominciando ad accettare ciò che sono, non proponendo loro esempi immaginari e irraggiungibili.
A questa paura si aggiunge la non accettazione, che molto spesso posta non destassi e non godersi attimi che non si vivranno mai più. Ma, molte volte, questi ostacoli sono sottovalutati dagli adulti, che li considerano futili e inutili. Ciò accade perché hanno già passato questo periodo, affrontando e superando le difficoltà che sono parti costanti e apparentemente insuperabili della vita degli adolescenti. In questo modo i ragazzi che non si sentono compresi degli adulti tendono a chiudersi in se stessi, cercando di affrontare le difficoltà da soli, oppure confrontandosi con coetanei che non potranno mai fornire consigli maturi, in quanto reagiscono empaticamente e non per esperienza.
L'attuale generazione di adolescenti è più rapida delle precedenti, entra in contatto con il mondo in meno tempo, conosce più cose rispetto alle altre generazioni, ma è anche caratterizzata da punti deboli: è immerso nella realtà ma non sa come agire. Trovano la soluzione a furia di provare e riprovare, se non si scoraggiano prima. Questo "nuovo mondo" ha dato loro tutto per "godere" la vita, scambiando la felicità per il benessere, ma non ha fornito delle ragioni per viverla. Il risultato è una generazione di adolescenti spesso perduta nella noia, nella solitudine, sentendosi abbandonato da tutto e tutti, e non di certo per ritrovare sé stesso ancora più arricchito.
L'adolescenza è una tappa importante: gli adulti pensano di poter controllare questa fase della vita, caratterizzata dalla sete di conoscenza e libertà, ma non vuole controllo. I giovani sono alla ricerca di obbiettivi, che fanno da limite all’eccesso di speranza con cui sono caratterizzati, per poter trovare finalmente dei confini entro cui definirsi e trovare la forma più vera e adatta per ognuno, per cercare un po' di ordine partendo dal caos. È importante insegnare agli adolescenti, e non solo, ad accettare e trasformare le sfortune, il dolore della vita, i fallimenti e la loro inadeguatezza, nutrendosi della vita, per poi farne un capolavoro.
Gli adolescenti possono essere paragonati ad un fuoco che arde di passioni e di emozioni, liberando la loro energia mettendosi subito in gioco, pronti a imparare ciò che serve per raggiungere i loro sogni e desideri, le loro destinazioni e mete, anche da soli, per affrontare mari e oceani ed esplorare continenti.
La soluzione migliore è armarsi di coraggio e di speranza, e fare il possibile per andare controvento e attraversare il tunnel buio senza allacciarsi la cintura, cioè abbattendo il muro e quell'armatura che ogni adolescente crea attorno a sé. Bisogna assaporare la vita e affrontare la paura senza aver paura, cercando di capire che in questa vita non è importante essere perfetti e invincibili, ma che è importante mostrarci e saper essere come si è, fortemente fragili e imperfetti.
Simona Pia Pitarella – Liceo “G. Bianchi Dottula” – classe 5^BU Scienze umane
Il coraggio di avere paura
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- Inserito da Lia De Marco
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