"Come si conciliano progresso tecnologico e sostenibilità ambientale…?”
“C'è una percentuale di popolazione sacrificabile? E se sì, come si calcola? E chi deve calcolarla? E chi deve sacrificarsi?"
Queste sono solo alcune delle domande rivolte da noi studenti del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” alla giornalista e scrittrice Valentina Petrini, autrice del libro "Il cielo oltre le polveri", martedì 22 marzo, nel corso del terzo incontro del “Laboratorio di “Web Journalism”, presso la sede di Spazioporto a Taranto.
La scrittrice si è mostrata fin da subito cordiale, ma soprattutto autentica nel corso di un dibattito in cui sono state affrontate questioni riguardanti l’Ilva, azienda siderurgica, considerata, fin dalla sua fondazione, strategica per l’economia del nostro Paese, ma che è costata tanto, in termini di salute, alla popolazione tarantina: contaminazione ambientale, malattie e vittime sul lavoro. E a proposito di queste ultime, un pensiero molto forte spinge l'autrice a dichiarare che nel libro non parlerà mai di “morti bianche” poiché “non c'è nulla di bianco nella morte di un lavoratore".
Valentina Petrini, con questo suo ultimo libro, è riuscita nella delicata impresa di raccontare la storia del rapporto tra Ilva e territorio tarantino senza nascondere la polvere sotto il tappeto.
"Il cielo oltre le polveri" si rivela un libro di amore, in un percorso di storie di chi quel cielo lo guarda dal basso, pregando per un futuro migliore.
Joseph Pastore VAsu