Nella società odierna la maggior parte degli individui è alla ricerca di nuovi incontri, nuovi luoghi e vuole trovare modo il per fuggire. Generalmente i ragazzi, così come gli adulti, vivono aspettando l’inaspettato, attendono momenti che segnano in modo positivo lavoro esistenza. Il voler cambiare vita, fuggire in luoghi sconosciuti è dipeso da fattori che sono in contraddizione con i canoni di libertà di un individuo è che spesso non permettono di esprimerci in quel determinato luogo.
Ed è proprio per questo che il modo migliore per sentirsi liberi, provare quella sensazione di benessere, per cominciare a vivere. Viaggiare è un modo di cambiare, una trasformazione che avviene attraverso la visione di nuovi luoghi e il contatto con persone diverse. I viaggi possono essere anche lavorativi e può capitare che inizialmente sia meraviglioso conoscere atteggiamenti, modi di fare, cibi, luoghi, appartenenti a culture differenti, però a distanza di mesi o anni può capitare di avere la nostalgia del proprio luogo natio, o magari ci si rende conto che il posto in cui ci si trova è utopia, e ci si aspetta a raggiungere siamo qualcosa di splendido, però poi, una volta giunti, la consapevolezza che splendore immaginato di quel determinato luogo, in realtà non esiste. Anche Ulisse ha dovuto affrontare un “viaggio lavorativo”, costretto ad intraprendere questo percorso affinché potesse raggiungere la sua patria dopo la partecipazione alla guerra di Troia. Generalmente quando si parla di queste tematiche, si tende a fare riferimento solo ai viaggi fisici, ma in realtà i viaggi possono essere anche mentali.Immaginate la bellezza e la tranquillità di trovarvi su un prato, in riva al mare,
o magari anche in città, e leggere un libro immedesimandovi nei personaggi, diventare voi il protagonista del racconto. Quando parliamo di viaggi mentali, a mio parere, non riguarda solo la lettura di un testo, ma riguarda anche l’ascolto di una spiegazione in classe, in particolare mi riferisco alla spiegazione dei canti di Dante in cui ho immaginato ogni particolare della descrizione del suo viaggio, di cosa ha dovuto affrontare, e ho immaginato anche la descrizione di alcuni personaggi, come Beatrice, Virgilio e Catone l’Uticense. I viaggi compiuti da Dante e Ulisse sono viaggi in cui vi è un’esperienza diretta. Come abbiamo visto, i viaggi oltre ad essere fisici e mentali, possono essere anche costruttivi, e possiamo pensare a tutti coloro che hanno dovuto lasciare la propria terra per scappare dalla guerra. Tuttavia, abbiamo visto come sia evidente l’analogia tra racconto e viaggio, seppur così diversi, sono così simili. Il viaggio e il racconto sono due realtà complementari che ci permettono di sentirci liberi.
Agnese Sterlaccio 5Bu Liceo G.Bianchi Dottula, Bari