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Dopo 11 anni di attesa, possiamo affermare con tanta gioia e commozione, che anche questa volta il Prodigio è avvenuto. Naturalmente parliamo della Sacra Spina di Andria, custodita nella cappella di San Riccardo della Cattedrale.

immagine articoloCon grande compostezza, silenzio e preghiera la nostra Comunità, nel giorno del Venerdì Santo nonchè dell’Annunciazione, ha seguito l’evento di cui ne riportiamo la successione dettagliata e cronologica. I primi segni di lievi cambiamenti si sono potuti notare sin dalle ore 9 del mattino con un inscuramento della punta , e ciò è stato confermato dal dottore Antonio Riezzo, che però ha messo in guardia tutti i fedeli, affermando: «Nessuno gridi al Prodigio, perché, come la storia insegna, occorre che la Spina, proveniente dalla Corona portata da Gesù durante la Passione e Crocifissione, manifesti evidenti cambiamenti, oltre che nel colore». Intorno alle 15.30, un grande e intenso momento di preghiera e ascolto è stato vissuto da moltissimi fedeli, , come racconta don Gianni Agresti: «C'è una notevole partecipazione, i fedeli stanno vivendo con spirito di preghiera, accostandosi al Sacramento della confessione, ed forse questo già un prodigio». Ma non ci sono ancora segni veri e propri del Prodigio, solo piccoli cambiamenti rispetto alle ore precedenti. Intorno alle 17.30 la situazione sembra essere cambiata notevolmente, a dirlo è il Vescovo della diocesi di Andria, Monsignor Raffaele Calabro, che durante la Celebrazione conferma la comparsa di un primo piccolo bozzo , come una gemma, di color bianco sotto la scheggiatura apicale della Spina e a ribadirlo è anche la Commissione scientifica, che intravede la possibilità di un nuovo Prodigio. Il tempo passa e il Prodigio è in corso e dopo tanta attesa, ansia ed emozione, alle ore 19.30, arriva l’ufficialità unanime di tutta la Commissione scientifica che ricostruisce la stessa scena avvenuta nel 2005. Dalle 16.10 si è infatti presentato un rigonfiamento bianco, a forma di gemma, centrale sotto la scheggiatura apicale. In seguito ne sono emersi altri tre, uno all’apice della Spina, l’altro sotto a pochi millimetri e un altro poco più giù, come da immagine. Lieti ed emozionati per il manifestarsi del Prodigio, così tanto atteso, ma soprattutto attenti a non confondere il Segno con la Sostanza…ora non ci resta che aspettare il 2157 per il prossimo commovente avvenimento.

Michele Luzzi e Sara Ruta, I AL LES "E.Carafa" Andria

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