Migliaia di persone, dal 2008 ad oggi, hanno perso il posto di lavoro, incrementando il numero dei disoccupati. Coloro che hanno subito maggiormente le conseguenze di questa situazione sono i giovani. In Italia, soprattutto a causa della pressione fiscale, le aziende rinunciano ad assumere nuovo personale oppure ricorrono a contratti di lavoro a tempo determinato, il cosiddetto precariato, per usufruire delle agevolazioni fiscali da parte dello Stato; altri imprenditori ricorrono addirittura al “lavoro nero”. Ci sono poi aziende che si avvalgono del lavoro degli extracomunitari in cambio di una retribuzione minima. Ecco allora che i nostri giovani laureati cercano all’estero un’occupazione fissa che dia loro una stabilità economica e, quindi, la possibilità di crearsi un futuro. Quella dell’emigrazione è spesso una decisione difficile da prendere, poiché comporta l’allontanamento dal paese d’origine e, di conseguenza, dalla propria famiglia oltre che la difficoltà di adattamento nel paese di destinazione. Assistiamo, allora, a vere e proprie dimostrazioni di “coraggio” da parte di ragazzi che cercano di dare una svolta alla loro vita inventandosi attività imprenditoriali nei loro stessi paesi. Negli ultimi anni sono nate, infatti, diverse aziende di agricoltura biologica e di trasformazione dei prodotti agricoli, che vedono impegnati giovani periti agrari e laureati capaci di introdurre nell’agricoltura nuove tecniche di coltivazione nel rispetto dell’ambiente. Altri giovani, supportati dalle proprie famiglie, aprono attività commerciali o artigianali avvalendosi delle proprie conoscenze. Ne è un esempio Rosaria Coscia, una trentenne pugliese che ha aperto un laboratorio artigianale e sartoriale in provincia di Bari. La sua passione per la moda e per la manualità, trasmessa dalla mamma e dalle zie, l’ha portata a voler creare accessori per donna e per uomo che disegna e realizza a mano personalmente. Grazie al suo store online, Rosaria è riuscita a far conoscere i suoi articoli in tutta Italia, raggiungendo il suo sogno con impegno e tenacia. La storia di Rosaria vuole essere un esempio per stimolare altri giovani a non arrendersi e ad inseguire i propri sogni. Solo in questo modo si potrà incrementare l’economia e quindi iniziare a superare questa crisi che persiste nel nostro Paese da ormai diversi anni.
Laura Tabascio, 2A/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “F. De Sanctis”
Giovani contro la crisi
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