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«Non avrei mai immaginato di poter diventare sindaco di Londra», sono queste le parole dette da Sadiq Khan, parlamentare 45enne del Partito Laburista britannico, il quale pochi giorni fa ha vinto le elezioni municipali di Londra diventando il primo sindaco musulmano di una capitale europea.

Notizia che ha provocato sgomento e stupore nella popolazione. Egli ha ottenuto il 57 per cento dei voti, battendo Zac Goldsmith che si è fermato al 44 per cento. Senza dubbio quest’ultimo non ha esitato nell’accusarlo di essere a favore del terrorismo dal momento che Khan in passato si oppose alla richiesta di estradizione di un suo cliente che venne poi condannato per terrorismo negli Stati Uniti. Non a caso egli si è occupato spesso di diritti umani e discriminazioni nei confronti degli stranieri e ha sempre difeso il suo lavoro non nascondendo di essere musulmano praticante. D’altronde perché condannarlo? Potrebbe essere per Londra un punto di inizio per combattere la minaccia islamica che si sta dilagando in tutto il mondo. La storia di Sadiq è particolare ma può essere comune a molte altre storie di persone che ogni giorno sono costrette, a causa di guerre e di condizioni di vita disumane, a lasciare il loro paese d’origine al fine di ricominciare in un altro paese a vivere una vita migliore. Questa, infatti, è stata la sventura che hanno dovuto passarei  suoi genitori, i quali prima che lui nascesse si rifugiarono in Pakistan in seguito alla divisione dell’India. Poco dopo la sua nascita si traferirono a Londra,: «Siamo una grande famiglia di lavoratori» continua a raccontare, la mamma infatti era una sarta mentre il padre un autista di autobus. Ed è stato proprio grazie ai loro risparmi che è riuscito a pagarsi la facoltà di giurisprudenza, fino a laurearsi e aprire un suo studio di avvocato. Una grande soddisfazione per lui e la sua famiglia, d’altronde si tratta di una grande famiglia poiché oltre ai suoi genitori, Khan aveva sette fratelli con cui condividere una casa con appena tre stanze.  «Non è stato facile» dice, ma è proprio questa la soddisfazione di un uomo, che pur essendo venuto da un altro paese , ha lottato per i propri obiettivi ed è riuscito ad arrivare in alto. Inoltre non ha esitato nell’esporre già quali sono i punti su cui vuole agire e sono:il problema del costo delle case e degli affitti, molto sentito da chi abita a Londra e ha anche proposto misure per ridistribuire la ricchezza, la costruzione di nuove case popolari e un sistema di quote per garantire alle minoranze etniche posti nella polizia cittadina. La maggior parte dei quali sono problemi che ha vissuto personalmente.
Sadiq potrebbe diventare un’icona di modernità in quanto sin da giovane ha dimostrato di avere una mentalità aperta ad esempio negli anni passati ha votato a favore dei matrimoni gay e per questo ha ricevuto minacce di morte.
Certamente le diffidenze non mancano, bisognerà però attendere cosa sarà in grado di fare per migliorare la vita nel suo paese.
Federica Laraia 2 A/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “F. De Sanctis” - Trani

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