Ha 45 anni, è figlio di immigrati pachistani e fa parte del partito laburista: alcuni giorni fa è diventato il primo sindaco musulmano di una capitale europea, Londra.
Sadiq Khan, ha vinto le elezioni municipali della città. Con il 57% dei voti ha battuto Zac Goldsmith, rimasto al 44%. Dopo questa grande soddisfazione e vittoria Khan ha detto: “Non avrei mai immaginato di poter diventare sindaco di Londra “. Nella sua carriera Khan si è occupato spesso di diritti umani e discriminazioni degli stranieri. Una storia delle tante che ha coinvolto Khan è stata l’opposizione alla richiesta di estradizione di un suo cliente. Quest’ultimo è stato condannato per terrorismo negli Stati Uniti. Il primo ministro inglese Cameron e Goldsmith lo hanno attaccato molto su questo punto accusandolo di aiutare i terroristi e quindi di fornire loro “ossigeno e spazio di manovra”. I due sono stati accusati di razzismo verso Khan. Khan ha sempre difeso il suo lavoro di avvocato e pur essendo un musulmano praticante ( cioè non beve alcolici per esempio ) ha sempre sostenuto che la sua esperienza personale puo`risultare efficace contro il terrorismo islamico. Come molti londinesi, ha detto in un’intervista al New York Times, sente di avere più di una sola identità: “Sono un londinese, un europeo, un britannico, un inglese, un musulmano, di origini asiatiche e pachistane, un papà e un marito”. Un vero esempio di cultura e di uguaglianza verso gli altri, è questo il primo sindaco musulmano della capitale britannica. E le congratulazioni non mancano. Infatti uno dei primi è stato Bill De Blasio, il primo cittadino italo-americano di New York, il quale si augura di poter incontrare il prima possibile Khan e collaborare con lui per una Londra più giusta per tutti. Si rivela inoltre che Sadiq Khan favorisce l’ecologia al business ed è attento ai diritti gay, tanto da aver votato da parlamentare a favore della legge sui matrimoni fra persone dello stesso sesso, nel 2013, ricevendo diverse minacce di morte. Al di là dell’agiografia del vincitore, comunque, Khan è stato in grado, scrive la stampa britannica, di intercettare le vere volontà dei cittadini londinesi, quasi 9 milioni di abitanti di cui almeno il 40% nato all’estero o comunque di origine straniera. Stop all’aumento spropositato delle tariffe del trasporto pubblico, già ora uno dei più cari al mondo, con l’introduzione di un biglietto della durata di un’ora sugli autobus. Non è così ora a Londra, dove se si prende più di un mezzo si paga un biglietto diverso – e lo si paga veramente, altrimenti non si sale sul bus – ogni volta che si passa dalla porta anteriore. Rinnovo del parco auto, dei mezzi del trasporto pubblico e soprattutto un abbattimento delle emissioni domestiche sono comunque fra gli obiettivi del nuovo sindaco laburista, che aggiunge nel suo programma di voler far diventare Londra una città waste free, libera dalla schiavitù della produzione di rifiuti. E Khan ci ha messo la faccia, dicendo di capire le ragioni degli ambientalisti soprattutto per la sua asma che spesso non gli dà pace.
Carmen Cannone e Vittoria Loconte, II A/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienz eUmane “F.DeSanctis” - Trani