Nella storia della civiltà l'uomo ha sempre ricoperto un ruolo privilegiato all'interno della società rispetto alla donna, la quale è sempre stata posta in condizioni di inferiorità.
Agli inizi del novecento le donne, nonostante rimanessero in una posizione di inferiorità rispetto agli uomini, cominciano ad ottenere un valore e una dignità, si uniscono e lottano per ottenere diritti, formando nuovi movimenti concorrente. Dopo secoli di sottomissione e decenni di lotte e di proteste, il genere femminile ha raggiunto il massimo storico di emancipazione e indipendenza, conquistando una parità giuridica. Ma questa parità è di fatto reale? Viene naturale chiedersi perchè, nonostante questi grandi passi, le donne non abbiano un'uguaglianza effettiva, perchè trovino più difficoltà rispetto agli uomini a trovare un lavoro, ad avere uno stipendio uguale, a ricoprire incarichi importanti. E mentre in Occidente, nonostante le conquiste fatte, ci troviamo ancora a lottare, nel resto del mondo o per motivi religiosi o politici o culturali la donna vive ancora in condizioni di estrema inferiorità e di forti discriminazioni. L'uguaglianza sembra ancora una meta lontana, per questo quello delle donne deve essere un impegno e una lotta costante per ottenere il riconoscimento dei propri diritti, della propria libertà e autonomia.
Maggio Simona, IV BS Liceo "P. Siciliani" di Lecce