Una forza devastante ha completamente ridotto al nulla numerose città del centro Italia. Scosse che hanno spezzato in un istante innumerevoli vite.
E’ dal mese di agosto che nel centro-Italia continuano a verificarsi scosse di terremoto, anche di rilevante entità, probabilmente dipese da un assestamento degli Appennini. Domenica 30 ottobre una scossa di magnitudo 6,5 ha accompagnato il risveglio di molte persone. Pur avendo l’epicentro nella zona di Norcia, ai confini tra Umbria e Marche, il sisma è stato avvertito dal Trentino sino alla Puglia. Vi sono stati ulteriori crolli che hanno devastato diverse città, mentre il bilancio delle vittime pare non essere lievitato perché gran parte delle zone colpite era stata già spopolata per gli eventi precedenti. Nell’animo di tutti gli italiani, ed in particolar modo delle popolazioni del centro-Italia colpite dal sisma, va sempre più aumentando il senso di terrore e di angoscia per una situazione ricorrente e di cui non si è in grado di conoscere né l’esatta causa né, tantomeno, la durata. Le richieste di aiuto e gli interrogativi sono molteplici, non sempre però è possibile darvi risposta: il terremoto infatti, ad oggi, è un fenomeno naturale non prevedibile né preannunciabile che serba, nonostante i progressi scientifici, molte incognite. Volendo entrare più nel dettaglio del fenomeno, va detto come il sisma sia una vibrazione della superficie terrestre durante la quale vengono liberate enormi quantità di energia. La conoscenza delle possibili origini dei terremoti incomincia da una prima attenta osservazione della crosta terrestre. Comprendere il sentimento che ciascuna vittima del terremoto abbia provato durante il sisma è impresa pressoché impossibile. Si può, tuttavia, solo provare ad immaginare il terrore che ha attraversato gli occhi e la mente delle persone: in quegli attimi, sembrati davvero interminabili, ciascuno avrà rivolto il proprio pensiero e la propria attenzione ai cari più bisognosi e deboli. Ciò che è chiaro, però, è che purtroppo, in un futuro anche prossimo, si avrà ancora a che fare con il fenomeno dei terremoti. L’Italia, infatti, è ad alto rischio sismico avendo gran parte del suo territorio una classificazione di pericolosità massima. La Puglia, salvo che per parte del nord nella provincia di Foggia, è fortunatamente una delle poche regioni classificate a basso rischio. Il terremoto resta un fenomeno non prevedibile; tuttavia, con regole ed attenzioni anche nel campo dell’edilizia, è possibile limitarne i danni: occorre pianificare le nuove costruzioni e sottoporre a sicurezza le vecchie. Poiché l’ Italia è composta da tanti piccoli paesi molto antichi, oltre allo sforzo dei privati, è giusto richiedere che contribuisca pure lo Stato.
Giada Di Giovanni 1 AL Liceo Economico Sociale Ettore Carafa Andria