IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il 9 gennaio 2017 a Leeds, nello Yorkshire, si è spento all’età di 91 anni Zygmunt Bauman, noto sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche, uno dei massimi intellettuali contemporanei, tra i più prolifici e attivi fino agli ultimi momenti della sua vita. Molto celebre anche in Puglia, nel 2015 Bauman ha ricevuto la Laurea ad honorem in lingue moderne, letterature e traduzione letteraria presso l’Università degli Studi del Salento. Egli è noto in tutto il mondo per essere il teorico della postmodernità e della cosiddetta "società liquida", infatti per Bauman il tessuto della società moderno-contemporanea, inteso naturalmente sotto il punto di vista sociale, politico ma anche economico, era “liquido”, cioè inconsistente. L’uomo tende a conformarsi, ad omogeneizzarsi, tralasciando legami sociali o affettivi. Vi è una corsa sfrenata al consumismo; l’eccessiva globalizzazione pervade su tutti gli Stati rendendone uno dipendente dall’altro e le persone vengono scambiate per merci anziché per esseri umani.

Dunque, ciò che lo stesso Bauman presenta è una vera e propria critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria. La ricercatezza nei vocaboli potrebbe condurre a pensare a chissà quale astrusità, ma analizzando parola per parola ci si può render conto di quanto queste sottintendano la verità.INTERNA BAUMAN 1

Oggigiorno, le persone tendono a massificarsi, molto spesso ci si dimentica dei propri ideali, dei propri pensieri e si tende a emulare o a manifestare un completo e inedito consenso nei confronti di quelle persone che nel mondo contano. Le persone famose e autorevoli si dimostrano essere, appunto, gli utopici pilastri della società e invece la società stessa si presenta come pieno discepolo dei primi. La politica non cambia, i personaggi politici, nonostante i decenni, perdurano nel tempo e, come se fosse un ipse dixit, la società auto-accetta senza combattere, senza esprimersi, molto spesso anche astenendosi, la sua staticità è “l’abitudine all’abitudine”. La situazione economica inoltre si delinea molto negativamente. Oxfam Italia asserisce che le élite economiche mondiali agiscono sulle classi dirigenti politiche per truccare le regole del gioco economico, erodendo il funzionamento delle istituzioni democratiche e generando un mondo in cui 85 super ricchi possiedono l’equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione mondiale. Questo contesto si profila come uno dei più insostenibili, se infatti in una parte del mondo ci sono ragazzi i quali hanno come principali desideri l’acquisto di telefoni, di giochi e di molto altro, dall’altra parte del mondo ci sono ragazzi che desiderano poter mangiare qualcosa, avere dell’affetto e del sostegno. Ecco perché la società è liquida! E’ liquida perché ci sono pochi legami tra le persone, ci sono molte differenze, manca la cooperazione, la collaborazione, si sceglie di essere avversari applicando alle dottrine economico-politico-sociali generi di concorrenze sleali e manchevoli di principi umani.
Ecco Bauman, senza indugi, ha denunciato la terribile situazione postmoderna, condotto, sicuramente, dalla sua inestimabile sapienza, dalla sua esperienza pluriennale e dall’amor proprio per la storia. Infatti, critica l'autoassoluzione della memoria storica tentata dai negazionisti, paragonandola ad un segno di cecità pericolosa e potenzialmente suicida.
Come l’acqua si trasforma in ghiaccio, così la società liquida dovrebbe mutare in società solida: ci vuole coscienza, bisogna insabbiare egocentrismo ed edonismo, bisogna che ci sia da parte di ognuno una capillare analisi che conduca ad un autoconvincimento dell’importanza di tutti quei valori spesso menzionati ma mai messi in pratica.
Lealtà, coscienziosità, amicizia, amore, cooperazione, rispetto, libertà, onestà, generosità, dignità, fiducia, sincerità, gratitudine…
A noi sta ovviamente la scelta, è tangibile e molte persone annoverano questa idea nelle proprie menti: bisogna cambiare!

Lorenzo Casafina 4 C Ites Les 'Ettore Carafa' Andria

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