Nei giorni 23 e 24 gennaio, Piazza del Ferrarese della città di Bari è stata luogo di mobilitazioni in seguito al Ddl Cirinnà che prevede il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione del bambino che vive in una coppia omogenitoriale, ma figlio biologico di uno solo dei due.
Il primo giorno, uomini e donne di tutte le età si sono ritrovati per manifestare in favore delle unioni civili e della Stepchild Adoption, mentre il secondo giorno sono scese in piazza le "sentinelle in piedi" a difesa dei valori della famiglia tradizionale.
Sabato 23, la manifestazione è iniziata alle ore 16.30 con il racconto di testimonianze da parte di ragazzi e ragazze omosessuali e dei loro genitori, e si è conclusa alle ore 18.00 con il suono di tante sveglie. Il motto della giornata era infatti "SvegliatiItalia"; a seguire c'è stato un flash mob.
Il giorno seguente, alle ore 17.00, molte persone si sono riunite con un libro in mano, a significare la volontà di tutelare silenziosamente la famiglia tradizionale, riconosciuta e tutelata dalla Costituzione. Raccogliendo alcune testimonianze, è risultato che le cosiddette "sentinelle in piedi" sono contrarie alle unioni civili e alle adozioni, in quanto pensano che il matrimonio tradizionale perderebbe valore e che i bambini degli omosessuali possano crescere con problemi psicologici legati alla propria identità sessuale.
Il dibattito sulle unioni civili lacera il mondo politico, la società e le coscienze individuali, in un tempo di crisi dei valori tradizionali e del ruolo della famiglia.Non è facile trovare una soluzione condivisa da tutti e capace di rispecchiare le opinioni di ciascuno. L'importante è non negare che i problemi esistano e confrontarsi sulle soluzioni.

Giulia Giammaria
IV BE Liceo Bianchi Dottula