IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Valutazione attuale: 2 / 5

Stella attivaStella attivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

È il 18 gennaio 2017. Il cuoco, che si trova nel fatidico momento fuori dalla struttura, telefona al 118: “C’è stata una valanga, l’hotel non c’è più”. Ormai ciò che rimane dell’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, è solo una montagna di legna, detriti, ghiaccio e lacrime. In quel terrificante mercoledì, infatti, una slavina si è abbattuta violentemente sull’hotel spostandolo completamente, distruggendolo e seppellendolo. I due consistenti strati di neve formati e accumulatisi avrebbero contribuito all’accadimento di questa tragedia, oltre al pendio che era notevolmente ripido. I suoi 40 ospiti che si trovavano all’interno in quel momento, di cui 4 bambini, vanno in preda al panico. Qualcuno muore sul colpo, travolto. Altri in seguito a traumi, asfissie e schiacciamento. A questo punto si penserebbe che tutti fossero stati difficilmente salvabili anche in caso di soccorso veloce. Ma il medico Domenico Angelucci sostiene invece che buona parte delle vittime sarebbe morta causa assideramento. Quindi soccorsi immediati avrebbero potuto sventare parte delle 29 morti verificatesi.
Ma era davvero il caso che si progettasse la costruzione di un albergo di lusso in una zona così altamente rischiosa? Secondo quanto afferma il verbale dell'11 marzo ’99, quel resort era collegato da una strada provinciale che, d'inverno, rimaneva quasi sempre chiusa al fine di garantire maggior sicurezza per tutti. Per questo motivo l’edificazione dell’albergo nella <<zona grigia>> era stata già da principio sconsigliata, proposta però non accolta. Emerge inoltre una telefonata avvenuta tra la centrale dei soccorsi e il proprietario dell'hotel. Egli si trovava a Pescara e quando fu contattato dai soccorsi non sapeva ancora della valanga. Infatti, smentisce l'ipotesi di un crollo, inconscio del fatto che in realtà in quel momento la slavina si era già abbattuta su Rigopiano. Per questo principale motivo inizia molto tardi la partenza dei soccorsi. Troppo tardi.

Federica Daconto III A Liceo F. De Sanctis - Trani

Seguici su . . .

RSS filled 32

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters, resta informato!!

Photo and video gallery

Utility