Grazie al progresso della scienza e della tecnologia, l’uomo ha conosciuto un enorme miglioramento delle proprie condizioni di vita; ma questo progresso ultimamente sta così accelerando da diventare quasi incontrollato e rischiare di superare le reali esigenze dell’uomo. Gli strumenti tecnologici, ci permettono di fare cose impossibili fino a qualche anno fa, stando comodamente seduti a casa di fronte ad un PC, si può fare shopping, acquistando per i negozi in tutto il mondo, pianificare una vacanza, studiare assistiti da un tutor virtuale, incontrarsi con gli amici lontani tramite una videochiamata di gruppo su Skype. La tecnologia dell’ informazione e della comunicazione, ci ha permesso di abbattere ogni barriera e ogni frontiera; quando però la realtà virtuale ci confonde, scavalcando la realtà reale, lì diventa pericoloso. Molte problematiche sorgono quando non si controllano più le sensazioni e le emozioni, distinguendo il piano reale da quello virtuale. L’essere un utente di un social network ci convince di far parte di una comunità “virtuale”, in cui i rapporti molto spesso sono finti. La voglia di far parte di un gruppo, avere una decisa identità all’interno della comunità, spinge sempre di più l’ “utente medio” a sfuggire dalla società reale, in cui i rapporti sono difficili da gestire, ed entrare a far parte di una società surrogata, online in cui si può entrare in un gruppo o in un altro, con la semplicità di un solo clic. Immaginare una vita senza tecnologia, sembra ormai impossibile e nemmeno sarebbe onesto affermare che senza di essa avremmo vissuto meglio. Il tutto potrebbe sembrare solo una grande e positiva invenzione ed evoluzione dell’umanità. In realtà il mondo virtuale è pieno di pericoli, di aspetti negativi, come l’attendibilità delle fonti, poiché non sempre le foto e le informazioni personali di un profilo, coincidono con la realtà dei fatti e per questo si va incontro ad accadimenti più gravi come l’adescamento, la violenza psicologica e, ancora più pesante quella fisica, la pedofilia, il cyber bullismo. La soluzione alle problematiche, legate anche all’abuso delle tecnologie sta nell’educare gli “utenti” ad uno uso corretto e responsabile della tecnologia. Sta a noi stabilire quali sono le priorità nella vita quotidiana e divenire capaci di comandare e sfruttare la tecnologia per i nostri vantaggi e per migliorare le condizioni di vita e non farci “abbindolare” da essa, trascurando la felicità reale, preferendo un LIKE su Facebook ad un sorriso o un abbraccio vero.
Debora Simone Marika Galantino 4AL IIS DELL’OLIO, BISCEGLIE