L’anoressia è la mancanza continua di appetito che colpisce principalmente i giovani e le giovani durante l’adolescenza. Per quale motivo? L’adolescenza è un periodo a metà strada tra infanzia e vita adulta che comporta in tutti i giovani un cambiamento non solo relativo al modo di vedere e vivere il mondo che ci circonda, ma anche, e soprattutto, nel modo di percepire il proprio aspetto fisico. Questa visione distorta è la causa principale dell’anoressia. La maggior parte dei giovani tende a immedesimarsi con l’immagine di un corpo perfetto proposta dai media. I malati di anoressia si reputano obesi e sperimentano mille strategie per gestire la fame. Il vomito e l’uso improprio di medicinali, il mentire sulla quantità di cibo ingerito, diventano i sintomi della malattia. E’ chiaro che l’anoressico vive profondi disagi: in famiglia ha difficoltà a rapportarsi con le figure di accudimento; nella realtà relazionale, le delusioni d’amore possono acuire un malessere magari latente. Così ci si sottopone a diete ferree per il raggiungimento di uno standard estetico, che diventa un’ossessione. Incominciano così a manifestarsi le conseguenze, specie le difficoltà di concentrazione, dovute ad un non bilanciato ed equilibrato apporto calorico-energetico. Ciò ha una ricaduta sul sistema immunitario che inficia l’ipotalamo, responsabile dei processi di regolazione del metabolismo corporeo. Noto è il caso di Zuzanna Buchwald, una modella che ha sofferto di anoressia. Fin dall’adolescenza ha lavorato per griffe come Gucci, Prada e Versace. Per anni ha dovuto “lottare” contro il peso. Ha dovuto perdere kg e massa muscolare per continuare a sfilare. Nel filmato, creato da Real Women Real Stories, e in un lungo articolo scritto su “ELLE” online, Zuzanna Buchwald ha ripercorso il lato oscuro della sua carriera, quello fatto di privazioni, disturbi alimentari e la sensazione di essere usata come un oggetto. Prima di sbarcare a New York per lavorare come modella, la Buchwald era stata un’atleta professionista nella sua città natale Srem, in Polonia. Ma con la seconda agenzia che l’ha messa sotto contratto sono iniziati i problemi: «Mi hanno chiesto di perdere massa muscolare consigliandomi di non mangiare e di non fare esercizi fisici. Presto sono precipitata nell’anoressia. Ero molto debole, sempre giù di morale, la carnagione era diventata grigia, la mia pelle asciutta , e i capelli hanno iniziato a cadere» - confessa -.Per fortuna, grazie alle denunce di altre modelle come Zuzanna Buchwald, finalmente si è scoperchiato il problema della imposizione di regimi alimentari nelle case di moda. Oggi, diversamente dal passato, i grandi marchi del lusso, non ricercano più questo stereotipo di fisico emaciato, bensì accettano anche corpi più morbidi. Ne è un esempio il successo delle modelle curvy e plus-size.
Martina De Tullio, Vanessa Gallone, 3°AU – Liceo G. Bianchi Dottula Bari