La maternità surrogata, pratica nota più comunemente come ‘utero in affitto’, permette di diventare genitori a chi non ha la possibilità di concepire un figlio, grazie a una donna che accetta di affrontare gestazione e parto su commissione di single o di coppie sia eterosessuali che omosessuali. Ricorrono a questo tipo di pratica sia donne per le quali la gravidanza metterebbe a rischio la salute sia coloro che non riescono a concepire naturalmente un figlio.
In Italia il fenomeno dell’utero in affitto è illegale mentre non lo è in altri Paesi come gli Stati Uniti , la Gran Bretagna, l’ Ucraina e la Russia. Un esempio tangibile di maternità surrogata commissionata da un single è la scelta di Cristiano Ronaldo, che, stando ai tabloid inglesi, avrebbe deciso di affidarsi nuovamente a questa pratica per dare un fratellino al suo primogenito (Ronaldo Junior) a sua volta nato da una madre “in affitto”.
Un film che affronta con grande delicatezza il tema della maternità surrogata e che ci permette formulare delle riflessioni è ‘’Venuto al mondo’’ di Sergio Castellitto. Il film narra la storia di Pietro, un ragazzo adottato da una coppia e cresciuto a Roma, che non conosce ancora la verità sulla sua nascita. Sarà Gemma, la madre adottiva, a decidere di partire per Sarajevo con il figlio per fargli cosi conoscere la madre biologica( una musicista che aveva affittato il proprio utero per soldi) e il suo vero padre nonché ex di Gemma che, al momento della partenza per l’Italia, innamoratosi di colei che aveva dato alla luce suo figlio, decide di restarle accanto, interrompendo la relazione sentimentale con la protagonista.
Questo film ci fa riflettere anche sul significato di famiglia, poiché una madre e un padre possono essere definiti tali solo nel momento in cui decidono di prendersi cura anche di un figlio che biologicamente non è il proprio.
Maria Grazia Daniello – Morgana La Torre 4au Liceo Bianchi Dottula, Bari