IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Uno dei paladini di questo movimento è Limar Fried che, postando semplici video riguardanti l’assemblaggio di un mp3, ha riscontrato così tanto successo da far diventare questo hobby, un lavoro: quello del “maker”. Quest’etica è, in realtà, una rivisitazione.  Il “Whole Earth Catalog” è stata una pubblicazione americana, di Stewart Brand nel 1968, dedicata a promuovere prodotti che aiutassero gli individui a trovare la loro guida per creare il loro ambiente di vita condividendo l’esperienza con chiunque fosse interessato. Il lettore inoltre poteva ordinare alcuni articoli direttamente per posta attraverso il catalogo. Inoltre, un articolo veniva elencato al suo interno se ritenuto: utile come strumento, attinente ad un’educazione indipendente, di alta qualità e costo minimo e facilmente disponibile per posta. Questa novità riscontrò così tanto successo da essere supportata da una rivista con lo stesso stile del The Whole Earth Catalog , ma con temi legati all'ecologia, all'arte e alle scienze sociali, e tutto questo fu reso possibile dai numerosi commenti e proposte in merito dei lettori. Nel 1985 la fondazione Point convocò la prima conferenza degli hacker. Portò all'uscita del Whole Earth Software Catalog 2.0 e nacque un sistema regionale di videoconferenze, The Whole Earth Lectronic Link (WELL). Si trattava di una sorta di chat con più di diecimila utenti, un bacino dove attingere informazioni e scoprire tutte le novità. Il WEC riconobbe importanza tale da essere definito “il progenitore di Google” da Steve Jobs, fondatore dell’Apple.

Simona Speranza  4^Ae Liceo G. Bianchi Dottula - Bari

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