I tattoo annullano i gradi di latitudine. Però, da popolo a popolo il loro significato cambia: in Cina o in Giappone, per esempio, identificano la servitù e il basso ceto sociale; nelle Filippine, invece, sono il tratto distintivo di una condizione sociale elevata, espressione di forza e potere.  
Attualmente, l’arte dei tatuaggi è diventata un vero e proprio trend, un must. Essa è divenuta un mezzo per esprimere pensieri, ideologie, tratti della personalità, valori. La scelta della la zona su cui farsi tatuare non è secondaria ed è dettata da canoni puramente estetici o dalla sensibilità della pelle. La psicologia, infatti, ha indagato su tale costume fornendo una spiegazione di genere: le donne preferiscono le figure piccole, una stella, un cuore, un fiore, come simbolo di delicatezza, mentre gli uomini prediligono immagini più grandi o astratte, per poter far risaltare la propria forza. Anche il luogo non è scontato: chi sceglie una zona a sinistra è tendenzialmente più chiuso, timido e introverso; al contrario, chi opta per la destra è più aperto, solare e sicuro di sé. Chi sceglie il petto vuole mettere in risalto la propria virilità; chi si fa incidere il braccio, invece, trasmette bisogno di cambiamento e maturazione. Le gambe denotano un carattere impulsivo; la caviglia evidenzia un carattere combattivo, nel caso degli uomini, gelosia, nel caso delle donne. Infine, le zone genitali assumono un significato erotico e sessuale, maggiormente spiccato nelle donne.
Anche l’età è un fattore decisivo nella scelta dei soggetti da disegnare. Difatti, un adulto che ha una visione del mondo e di se stesso differente da un adolescente può farlo per ricordare un evento importante, come la nascita di un figlio, o per rammentare un legame particolare con una persona. Per un adolescente, invece, il tatuaggio è una forma di ribellione nei confronti della società.
Oggi si dibatte sugli effetti negativi dei tattoo per la salute. Molti ritengono che essi rovinino la pelle e possano causare malattie e infezioni. Si denuncia la sempre più diffusa tendenza a farsi tatuare parti del corpo delicate, come il collo, il viso, le orecchie o, persino, la testa.

Daniela Deceglie, Alessia Lopez 3°Au, Bianchi Dottula - Bari