Netflix, azienda che opera nella distribuzione via internet di film, serie tv, documentari e altro materiale di intrattenimento, in più di centonovanta paesi, nel 2017 ha presentato un documentario intitolato “Joshua: teenager vs superpower”. Il suddetto documentario narra le straordinarie vicende di Joshua Wong, un ragazzo di Hong Kong, che ha dimostrato una grande dedizione nei confronti delle cause politiche e sociali della sua città e che è stato in grado di cambiare le cose.
Il 29 maggio 2011, all’età di quindici anni, egli ha fondato con un compagno di scuola un gruppo di attivisti studenteschi nel settore in difesa dell’autonomia di Hong Kong dall’influenza di Pechino in materia di istruzione. Tale progetto è noto come “Scholarism”. Nel giugno del 2014, il gruppo ha redatto un piano di riforma del sistema elettorale amministrativo per diffondere l’ideale “un paese, due sistemi”. Nel settembre dello stesso anno, centinaia di studenti hanno occupato una piazza cittadina di fronte al complesso governativo con il fine di protestare a favore della democrazia. Durante questa manifestazione, sono state arrestate settantotto persone, tra cui lo stesso Joshua Wong. L’attivista è stato rilasciato soltanto dopo quarantasei ore; a detta del giovane, durante l’arresto ha subito violenza fisica da parte delle forze dell’ordine. Una volta liberato, ha cercato di avere un colloquio con il capo esecutivo della regione Leung e, non riuscendovi, il 2 dicembre 2014, ha incominciato, con altri studenti, uno sciopero della fame terminato soltanto dopo vari giorni, quando ormai riusciva a mala pena a reggersi in piedi.
La sua partecipazione politica attiva ha avuto dei contraccolpi nella sua vita privata. Gli è stato, infatti, vietato l’ingresso in paesi vicini e poco democratici come la Malesia poiché è stato considerato una minaccia per i rapporti tra Malesia e Cina. Formalmente accusato di incoraggiare la nascita di movimenti illegali, Wong è stato assalito all’uscita di un cinema riportando ferite al volto. Il colpevole non è mai stato individuato. Nel marzo 2016 Scholarism è stato sciolto. Tuttavia circa un mese più tardi, Wong e altri membri dell’associazione hanno dato vita a Demosisto, un partito pro-democratico che ha promosso un referendum per determinare l’indipendenza di Hong Kong dopo il 2047, data di scadenza del principio che ha contraddistinto buona parte del XX sec.“un paese, due sistemi”.
Il 5 ottobre 2017 è stata annunciata l’intenzione di nominare Joshua Wong e altri membri del “movimento ombrello”, il movimento collaterale emerso durante le proteste del 2014, al premio Nobel per la pace 2018 in virtù dei loro grandi sforzi per portare avanti riforme politiche nel proprio Paese e per garantire autonomia e libertà a tutti.
Marinella Milia, IV AU Liceo Bianchi Dottula - Bari