Si celebra il 2 giugno perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia (di cui 20 di dittatura fascista), scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia.
La Festa della Repubblica è una giornata importante per la nostra storia e ricca di grandi iniziative e cerimonie ufficiali.
I sostenitori della repubblica scelsero il simbolo dell'Italia Turrita, personificazione nazionale dell'Italia, da utilizzare nella campagna elettorale e sulla scheda del referendum sulla forma istituzionale dello Stato, in contrapposizione allo stemma sabaudo che rappresentava invece la monarchia. Ciò scatenò varie polemiche, visto che l'iconografia della personificazione allegorica dell'Italia aveva, ed ha tuttora, un significato universale e unificante che sarebbe dovuto essere comune a tutti gli italiani e non solo a una parte di loro: questa fu l'ultima apparizione in ambito istituzionale dell'Italia turrita.
Il re d'Italia Umberto II di Savoia per evitare che gli scontri tra monarchici e repubblicani, manifestatisi già con fatti di sangue in varie città italiane, si potessero estendere in tutto il paese, il 13 giugno, decise di lasciare l'Italia e andare in esilio in Portogallo. Dal 1º gennaio 1948, con l'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, fu proibito ai discendenti maschi di Umberto II di Savoia l'ingresso in Italia; la disposizione fu abrogata nel 2002. Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Il risultato della consultazione popolare, 12 717 923 voti contro 10 719 284 a favore della repubblica, venne comunicato il 10 giugno 1946, quando la corte di cassazione dichiarò, dopo 85 anni di regno, la nascita della Repubblica Italiana, venendo sanzionato definitivamente il 18 giugno.
L'11 giugno 1946, primo giorno dell'Italia repubblicana, venne dichiarato giorno festivo.
La festa della repubblica è una data fondamentale, il girno in cui il popolo italiano ha scelto la sua storia. Le date sono importanti per noi ragazzi, per “connetterci” alla storia, a quella storia sana, a quella storia fatta di sacrifici, lotte, ideali, progetti, e perchè no, morti. Spesso non si conoscono i motivi per cui si fa vacanza a scuola; ricordiamo il 25 aprile, il giorno della liberazione dai nazi-fascisti. E' stato chiesto ad alcuni ragazzi cosa si ricorda in questa data, è la risposta è stata negativa. Ricordare il 2 giugno non solo per la liberazione dell'Italia da quella monarchia coinvolta nei conflitti mondiali ma anche per l'emancipazione politica delle donne. Pertanto bisogna essere consapevoli, che nella quotidianità rivive la grande storia, per cui la scampagnata del 2 giugno sia anche di riflessione e di formazione.
Carmine Musumeci 4^A Economico-Sociale "E. Palumbo" - Brindisi
REPVUBBLICA ITALIANA
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- Inserito da Ilaria Devicienti
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