Il fuoco che riscalda e purifica, tra passato e presente. È il fascino antico, ma ancora attuale, de «La Fanoje», il falò, il fuoco che, alla vigilia della festa dell’Immacolata, illumina la notte dei capursesi a Piazza Gramsci. La tradizione vuole che il calore della fiamma servisse ad asciugare i panni di Gesù Bambino, anche se una leggenda più profana narra del fuoco come purificatore degli spiriti maligni del paese. Oggi "La Fanoje" è diventato un appuntamento tra i più seguiti, non solo dai locali, e si inserisce tra gli eventi più importanti della provincia di Bari. Dal 2002 l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Crudele, ne ha fatto un evento di piazza, di tradizione ma anche un appuntamento enogastronomico. Di particolare effetto la "Piazza del Gusto", popolata da celebri maestri dei sapori della Puglia. La “mente” di questo evento è Michele Laricchia, Assessore alla Cultura e al Marketing Territoriale, che organizza manifestazioni ed appuntamenti che richiamano artisti e spettatori anche da fuori regione: “Questa edizione si è caratterizzata – afferma l’assessore – per la presenza di due ospiti meridionali che rappresentano l’eccellenza della nostra musica: Raiz degli Almanegretta e i Radicanto. Ma è solo l’inizio per un evento che si sta imponendo come manifestazione di riferimento nel panorama della Terra di Bari e, più in generale, della Puglia”.
Un’atmosfera speciale, dunque, tra buon cibo, musica di qualità, odori e sapori della terra. E il fuoco che riscalda il corpo, ma anche l’anima con il dolce ricordo di un passato tornato fortemente attuale.
Angela Fasano, Miriana Patruno, III A – Liceo “Ilaria Alpi” – Rutigliano (BA)
"La Fanoje": il fuoco della tradizione richiama l’eccellenza locale
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- Inserito da Miriana Patruno , Angela Fasano
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