L’obiettivo del Convegno “L'etica è laica 2017”, organizzato dall'UAAR di Bari (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) è quello di creare uno “spazio aperto” al confronto e alla riflessione, secondo cui l’etica è non condizionata da credenze o appartenenze religiose.
Noi, alunni del Liceo delle Scienze Umane “Bianchi Dottula”, abbiamo partecipato con grande entusiasmo ed impegno a tale evento attraverso la produzione di cartoline di sensibilizzazione, diversi prodotti multimediali (PowerPoint e video) ed un fascicolo contenente tutte le nostre riflessioni, per mostrare l’importanza e allo stesso tempo la necessità di sviluppare una piena consapevolezza di sé, tale da poter comprendere adeguatamente il senso delle nostre e delle altrui azioni e le conseguenze positive o negative che esse producono quotidianamente.
Durante la sessione mattutina di lavoro del 23 maggio, il convegno ha visto partecipi note figure rappresentative di distinti ambiti di riflessione. Ricordiamo Silvio Maselli, Assessore alle Culture del Comune di Bari, che ci ha lasciato con una profonda considerazione secondo cui “l’etica è un po’ come la legge, costruisce e non distrugge”, così come Maurizio Balistrieri, ricercatore di filosofia morale presso l'Università degli Studi di Torino, che ha sviluppato l'eventuale prospettiva futura sulla formazione dell’embrione e la sua clonazione. Sono state, pertanto, poste riflessioni ed argomentazioni di notevole interesse e al tempo stesso di evidente complessità, che hanno destato innumerevoli domande da parte dei presenti, alle quali non è stato sempre facile trovare risposte soddisfacenti per tutti, eccetto l'indiscutibile sottolineatura dell'importanza di un’etica di costante e premurosa attenzione nei confronti del prossimo.
Fra gli interventi più rilevanti, inoltre, come punto di partenza per le nostre esposizioni, citiamo il medico veterinario Anna Carone, la cui presentazione sulla bioetica animale ci ha permesso di esporre il primo progetto prodotto da un gruppo di alunni della classe 4 ^ BU (Scienze Umane) intitolato “Per un’etica verso gli animali” che, attraverso il pensiero di Peter Singer, filosofo australiano, autore del famoso “Animal Liberation” e padre del contemporaneo movimento animalista, ha esaminato le tematiche sensibili della vivisezione, della sperimentazione e dell'abbandono degli animali.
Durante la sessione pomeridiana di lavoro della prima giornata, interessanti sono stati in particolare gli interventi dell’antropologo Francesco Remotti, che ci ha dato l’opportunità di conoscere il contesto antropologico, sociologico ed etico di realtà geograficamente lontane dalla nostra (come il Brasile e la Nuova Zelanda), e Silvia Manzi del Comitato regionale del Piemonte per i Diritti Umani che ha introdotto il concetto di “etica del carcere”, che ha offerto lo spunto per presentare il nostro secondo progetto intitolato “In difesa dei diritti umani”, sempre a cura della 4^ BU, scaturito dallo studio dell’opera di Cesare Beccaria «Dei delitti e delle pene» e dall’analisi della ricostruzione filosofico-politica di Jean-Jacques Rousseau. L’introduzione alla nostra ricerca è stata tratta proprio da una famosa citazione di quest’ultimo “L’uomo è nato libero e ovunque è in catene”, attraverso la quale abbiamo introdotto l’ “etica della pena di morte, della prigionia e della tortura”, per poi esaminare le organizzazioni internazionali a difesa dei diritti umani come “Amnesty International” e “Nessuno tocchi Caino”, diversi casi di violazione delle libertà fondamentali, nonché la riflessione biblica di ieri e oggi sul tema. A conclusione della nostra ricerca è stato analizzato il pensiero di Martha Nussbaum, famosissima studiosa statunitense di filosofia antica, etica e diritto, che propone come chiave di lettura dell'intera esistenza umana il “capability approach”. Il senso, che abbiamo dato al nostro lavoro, è stato quello di stimolare in ognuno di noi la necessità di vivere secondo dignità umana nell’ottica di una piena giustizia sociale e in difesa di tutte le violazioni delle libertà fondamentali, a promozione di norme che siano un insieme di capacità utili per lo sviluppo umano.
La seconda giornata del Convegno (24 maggio) ha impegnato relatori di fama internazionale, come Luciano Canfora, filologo classico, storico e professore emerito dell'Università degli Studi di Bari, che ha saputo ricostruire con sapiente accuratezza l’importanza storica delle religioni dall'antichità fino ai tempi attuali. A completamento di tale sessione di lavoro, Michela Molinari, psicoterapeuta, ha analizzato il senso di colpa come strumento della morale religiosa. Infine è stato presentato il nostro ultimo progetto intitolato “I giovani e l’etica: le questioni della bioetica” a cura della classe 5^ BU (Scienze Umane): una riflessione difficile quella affrontata dalle studentesse, poiché ha affrontato le tematiche dell’eutanasia, del rapporto tra bioetica cattolica e bioetica laica, del testamento biologico, della multigenitorialità e si è conclusa con le principali riflessioni filosofiche contemporanee.
Il contributo culturale, offerto dagli studenti del Liceo “Bianchi Dottula”, è stato particolarmente apprezzato da tutti i relatori che si sono congratulati non solo per l’impegno e la cura dei contenuti, ma anche per gli innumerevoli spunti di indagine che hanno caratterizzato tutta l’esposizione.
A conclusione delle giornate del Convegno sono stati consegnati attestati individuali ad ogni studente e una targa di merito per la partecipazione della scuola al nostro Dirigente Scolastico.
Federica Milella V Bu– Liceo delle Scienze Umane “Bianchi Dottula” di Bari
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