"Il bambino è il maestro" è un docufilm realizzato dal regista Alexandre Mourot che ha come tema il metodo montessoriano. Nello specifico, esso si articola in due parti: nella prima, più breve e dal taglio decisamente amatoriale, sono raccolte testimonianze di insegnanti italiani, nella seconda, si assistono alle dinamiche che avvengono in un asilo parigino per la durata di due anni.
Il titolo riassume il proprio contenuto perfettamente: secondo Maria Montessori, il bambino non è una creatura debole e bisognosa, bensì un essere operoso, desideroso di apprendere e sperimentare, di conoscere l'ambiente che lo circonda tramite un'esperienza diretta. Per questo motivo gli asili di questo stampo sono il posto ideale per sfatare i luoghi comuni: ricchi di stimoli, essi sono pensati non solo per essere a misura dell'infante, ma anche, attraverso laboratori definiti "lavori", per fornirgli stimoli per mettersi continuamente alla prova. In questo contesto, la figura dell'educatore è ridotta al minimo: egli si pone solo come un facilitatore, che deve restare in disparte. Ciò a cui questo metodo mira è proprio l'autonomia del bambino che, dotato di una propria intelligenza, può sperimentarla liberamente e divenire artefice della propria conoscenza. Un maestro di se stesso, quindi.
Un film che cerca, tramite inquadrature specifiche (frequenti i primi piani sui volti dei bambini), la resa oggettiva delle scene e, con dovizia di particolari, di far conscere questa metodologia, ma sopratutto di far calare lo spettatore nel contesto, fatto di innumerovili piccole esperienze quotidiane. Proprio la volontà di non tralasciare quasi nulla potrebbe rappresentare una nota stonata, che rischia di rendere l'opera più lenta e ripetitiva. Certo è che il regista riesce nel suo intento: chi guarda può vedere non solo la diversa indole dei personaggi ritrattti, ma allo stesso tempo, come il bambino reagisca al metodo, come ogni piccolo lo applichi e lo interiorizzi.
La semplità e la spontaneità che i piccoli mostrano concorrono a far affezionare lo spettatore a questi "docenti in miniatura".
Un film che, secondo l'opinione di chi scrive, sarebbe da vedere, quatomeno per prendere confidenza con una diversa concezione educativa che ancora oggi viene approssimativamente applicata in molte scuole che si definiscono Montessoriane.
Ivan Centola VAu Liceo Bianchi Dottula - Bari