Nel saggio "Lo spirito dell'Illuminismo" (Garzanti, 2007), egli individua diversi aspetti che hanno caratterizzato questo movimento, come ad esempio “privilegiare ciò che ciascuno sceglie e decide, rispetto a quello che ci viene imposto da un’autorità esterna”, perché l’Illuminismo si basava soprattutto sulla libertà ed autonomia di ogni individuo, quindi ognuno doveva poter esprimere liberamente il proprio pensiero, senza che venisse giudicato da altri, cosa che succede ancora oggi, e che fa sì che l'uomo non sempre si mostri per quello che è, a causa di molti pregiudizi di cui egli si sente vittima per svariate motivazioni.
L’analisi di Todorov si concentra, quindi, su alcune parole chiave come AUTONOMIA e VERITA’. La prima perché l’Illuminismo è basato sull’indipendenza dell’uomo nell’utilizzare la ragione, e così poter raggiungere la stessa verità, che si è evoluta anche grazie al processo scientifico. Questa verità deve trionfare, eliminando l’ignoranza e la superstizione, che a quel tempo erano molto diffuse. Ancora oggi questo aspetto si ripropone, perché ogni uomo riesce a superare l’ignoranza aprendo la mente, e confrontandosi con qualcosa che è più grande di lui, che lo fa crescere e lo istruisce, facendolo diventare un "intellettuale" (termine la cui moderna accezione si è definita proprio con la corrente illuminista).
L’uomo, oltre ad essere dotato della ragione, “deve avere il coraggio di servirsi della sua intelligenza” ("SAPERE AUDE!": motto kantiano su cui si basa l’Illuminismo); quindi ogni cittadino deve riuscire ad utilizzarla, per esprimere il suo pensiero, non smarrendosi, ma condividendo il suo sapere con il mondo che lo circonda.
Inoltre il filosofo Todorov mette a confronto, ripetute volte, il passato (epoca barocca) con la modernità (epoca illuminista), soffermandosi su un aspetto, cioè su come la razionalità abbia trasformato la società, inizialmente schiava di dogmi (verità indiscutibili), in una comunità libera di pensare autonomamente. Proprio per questo motivo, si può dire che il pensiero illuminista abbia dato le basi al modo di pensare odierno, e quindi al mondo “democratico”, basato sugli stessi principi settecenteschi: la tolleranza sia dal punto di vista civile, che religioso, e il principio secondo cui ognuno è libero di esprimere la propria opinione senza nessuna distinzione (proprio come afferma lo stesso articolo 21 della Costituzione Italiana. Pur senza ledere la libertà altrui e le regole imposte dal governo, tutti devono riuscire a realizzare tale diritto. Questi principi sono presenti anche nell’ "Encyclopedie", opera rappresentativa della cultura illuminista, e sono anche alla base del mondo di oggi, perché ogni uomo, in quanto libero e dotato di ragione, deve godere di uguali diritti.
Rosalinda De Giglio 4BE LES Liceo Bianchi Dottula - Bari