E finalmente Paola Mastrocola è arrivata al "Poerio"! La ,da noi, tanto attesa scrittrice torinese ci ha incontrati il 13 Gennaio, nell'Auditorium della Biblioteca Provinciale "La Magna Capitana". "Stare seduti per ore in un luogo appartato, soli e scollegati da tutto il resto, con un libro aperto davanti, indugiando sulle parole fino a memorizzare, cioè fino a quando quel che sta scritto nel libro non si sia trasferito nel cervello e lì permanga se non per sempre, almeno il più a lungo possibile e senza alcuno scopo immediato e concreto". Così l'autrice definisce lo studio nel suo ultimo libro, La passione ribelle, presentatoci durante l'incontro, e proprio con queste parole ha introdotto il tema della "sparizione" dello studio dalle vite di tutti, politici, ricercatori, ma anche insegnanti. La scuola è per lei, paradossalmente, il luogo del non-studio e la provocazione che ci ha lanciato è stata di uscire dalla scuola per poter studiare! Oggi chi studia è considerato uno sfigato, ci ha detto la Mastrocola, che per molto tempo ha cercato lei stessa di non apparire studiosa agli occhi degli altri. E invece chi studia oggi "è sempre un ribelle. Uno che si mette da un'altra parte rispetto al mondo e a suo modo ne contrasta la corsa. Una ribellione silenziosa e, oggi più che mai, invisibile". E' stato straordinario sentire dalle sue parole quanto capisse noi alunni, quasi si immedesimasse in noi! Anche la scrittrice Michela Murgia, nostra ospite il 18 Febbraio, ci ha parlato di studio. In Accabadora, il romanzo con cui nel 2010 ha vinto il Premio Campiello, parla dell'importanza dello studio, utile a "sapere con quali scarpe dover tornare dalla guerra", e parlandoci di sè ha ripreso lo stesso concetto in molti modi. L'incontro, che avrebbe dovuto vertere sulla presentazione del suo ultimo romanzo, Chirù, si è trasformato invece in una piacevole conversazione che ha toccato diversi temi molto attuali, dalla famiglia ai rapporti di potere, dalla violenza di genere all'esperienza della scrittura, il tutto sempre con una capacità comunicativa straordinaria, che ci ha tenuti attenti e partecipi per un'ora e mezza, divertendoci e proponendoci idee tutt'altro che comuni. Due incontri, questi, che ci hanno sicuramente dato tanto su cui riflettere. Auspichiamo che il "Poerio", impegnato sempre di più nella promozione della lettura, ne promuova ancora tanti altri.
Paola Bonghi, Marta Ciarmoli, III C