Per quanto riguarda le tematiche sociali odierne, proponiamo la visione di “The Danish Girl”, un film riguardante il primo intervento per cambiare la propria identità sessuale, affinché il genere corrisponda con il sesso. Personaggio principale del film è Einar Wegener (interpretato dal Premio Oscar Eddie Redmayne) pittore paesaggista di alto calibro che, al culmine della sua carriera, abbandona i pennelli per andare alla ricerca della sua identità sessuale. Tutto incomincia quando la moglie Gerda, una pittrice ritrattista chiede al marito di posare per lei in abiti femminili, portandolo ad una crisi che sarà decisiva per la sua esistenza. Da quel momento Einar inizia a presentarsi negli eventi pubblici e a vivere come una donna, liberando la sua anima dal suo corpo maschile, dentro il quale non si era mai sentito pienamente a suo agio, per poi cambiare il suo nome in Lili Elbe e sottoporsi all’intervento. D’altro canto furono proprio i ritratti ispirati a Lili a regalare a Gerda un posto di rilievo tra i pittori ritrattisti d’Europa del secolo scorso, e a sostenere Einar nella sua scelta. Alla base della narrazione cinematografica troviamo l’omonimo romanzo di David Ebershoff, che fa riferimento ai diari ritrovati del protagonista, scritti nella seconda parte della sua vita. Sotto la regia di Tom Hooper, ad affiancare Redmayne vi è la giovane Alicia Vikander, la cui performance è stata recentemente celebrata con l’assegnazione dell’Oscar alla Miglior attrice non protagonista. Anche la realizzazione del film ha subito numerosi cambiamenti: il progetto era molto caro all’attrice Nicole Kidman, scelta per il ruolo principale, ma non aveva trovato mai una comprimaria disponibile, solo star di grosso calibro che avevano poi abbandonato la produzione, fino a che anche la Kidman si era tirata indietro. Soltanto nel 2015 Hooper e Redmayne si sono rivelati interessati al progetto. “The danish girl” ha già scosso le opinioni di gran parte dei suoi spettatori, trovando pieno seguito anche al botteghino e ai Premi del mondo del cinema. Magistrale è il lavoro di mimesi fisica fatta da Redmayne per impersonare un ruolo così ricco di sfumature, a cominciare dal sottoporsi a numerose ore di trucco prima delle riprese, per donare al suo personaggio spessore e intensità. Alicia Vikander, cuore pulsante del film, è stata capace di emozionare e tenere testa al talentuoso protagonista. Notevole è il reparto tecnico del film, dove spiccano un’accuratissima ricostruzione storica e un make-up che rendono ancora più credibile la resa del film e la recitazione. Questo film è stato in grado di unire passato e presente, e di scuotere il pensiero dello spettatore con tematiche già presenti nel corso della storia, che vengono discusse ancora oggi. Tra l’altro, il film è stato benzina sul fuoco per l’opinione pubblica perché è andato ad accendere ancor più il dibattito ricco di polemiche sulla generazione transessuale.
Pablo Traversa e Rebecca Izzo Liceo Economico Bianchi Dottula Bari