Perché si sono accese le stelle? L’astrofisico Giovanni Bignani affermerebbe che sono lì affinché qualcuno alzi la testa e immagini altri mondi. Mario Calabresi, noto giornalista e autore di “Cosa tiene accese le stelle”, invece, direbbe che le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni e per insegnare a non tenere la testa bassa nemmeno quando è buio. E se le stelle tenessero accesi i sogni? I “sogni nel cassetto” sono tesori custoditi in ciascuno di noi che, definiti e spesso impauriti, riflettono le nostre aspettative lavorative e i traguardi di vita da voler raggiungere. Molte volte ci chiedono ‘Cosa vuoi fare da grande? ’ e altrettante volte abbiamo esitato nel rispondere…per timore di aver osato o fantasticato troppo, rimanendo così avulsi da quella che è la triste realtà che ci circonda. Spesso noi giovani oggi fatichiamo, non sentiamo più lo spazio delle Possibilità e tendiamo troppo a guardare al passato… Ma qual è il passato da rimpiangere? Quello del terrorismo rosso e nero che sparava chi usciva di casa, delle bombe nelle banche, sui treni e nelle stazioni? Quello del ventennio fascista, di due guerre mondiali, delle deportazioni nei campi di sterminio? Cosa abbiamo da invidiare a tutto ciò? Forse solo una cosa: la Speranza! Molti e svariati nella storia sono gli esempi di coloro che hanno creduto in quello che facevano e nonostante gli ostacoli e le disavventure sono arrivati in cima… Sì perché la speranza è la virtù più antica e obsoleta del mondo, che ha permesso e permette di tenere accesi i Sogni. Come diceva Socrate: “Di tutte le ricerche la più bella è proprio questa: indagare quale debba essere l’uomo e cosa l’uomo debba fare”. Perché anche se si faceva fatica a vivere c’era Speranza nel futuro, la stessa di cui però oggi si ha poca fame.Anche Heidegger, filosofo tedesco esponente dell'esistenzialismo ontologico e fenomenologico, diceva che “per pensare devi avere un orizzonte largo, ma anche la speranza di poter vedere oltre la linea dell’orizzonte”. Oggi purtroppo c’è troppa poca motivazione, poca voglia di fare e reinventare. Il passato ormai è solo il libro più interessante che si possa leggere, ma il futuro è quello che ci costruiamo noi e il presente è assolutamente quello che dobbiamo vivere adesso! Non dobbiamo mai mollare e dobbiamo ricercare sempre qualcosa che ci porti in alto. E’ quello che ci ha insegnato anche Dante, il nostro grande poeta e cultore, attraverso il suo viaggio verso la salvezza, invitando l’uomo di ogni tempo a non perdere mai la Speranza. Non possiamo pensare di ripercorrere sempre strade conosciute e sicure… anzi dovremmo riflettere sualcune parole spese da un Rettore di Harvard quando diceva: “I migliori allievi di questa Università non sono quelli che escono e trovano un lavoro, ma quelli che escono e si inventano un lavoro”. Allora coltiviamo le nostre passioni, nonostante il nichilismo, lo sconcerto e la disillusione che indeboliscono la nostra volontà ... Impariamo a credere in tutto quello che facciamo, a innamorarci dei nostri Sogni e a non aver paura delle sfide e delle idee avverse. Anzi che siano da sprono per mostrare a tutti quanto valiamo…e quanto siamo disposti a confrontarci per una crescita costante e continua. ‘E comunque sognare rimane il più bel modo di aspettare il domani’.
Alessandra Guadagno III AL Liceo Economico Sociale “Ettore Carafa” Andria.