IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Cinque ragazzi vengono chiamati a rispondere alla seguente richiesta: "Quali sono le prime tre parole che ti vengono in mente pensando alla scuola?"

Il primo risponde: istruzione, studio, fatica. Il secondo: quotidianità, programmi, libri. Il terzo: carcere, regole, professori. Il quarto: noia, pesantezza, verifiche. Il quinto: formazione, futuro, consapevolezza. Questo è la scuola per i ragazzi, un qualcosa che invade le loro vite e li stanca ma che, al contempo, è imprescindibile nel cammino che porta dritto all'età adulta. Essa è un'istituzione diventata ormai un punto focale nello sviluppo e nella formazione dei futuri cittadini del mondo. Eppure c'è ancora qualcosa che non funziona al meglio, che potrebbe migliorare, perché è noto il fatto che non tutti i giovani siano profondamente colpiti e interessati dalla scuola. A questo punto, bisogna assolutamente chiedersi il perché. Solo perché sono pigri, disinteressati e svogliati? Oppure ci sono altri aspetti che non vengono molto presi in considerazione? Sicuramente la motivazione c'entra tanto, più di quanto ci si possa aspettare. La prospettiva di un futuro in cui spariscano la disoccupazione e la paura di non essere realmente apprezzati e professionalmente riconosciuti o, ancor peggio, la preoccupazione di non arrivare a fine mese. Ma quanto contano i bisogni e i pensieri dei ragazzi? E' più importante concludere la spiegazione del programma annuale oppure che gli alunni comprendano ed interiorizzino davvero le nozioni apprese? E' tutto un discorso di priorità. L'istituzione scolastica, anzi lo Stato, vuole che i giovani conseguano alti titoli di studio, che possano renderli privi di limitazioni ed ostacoli nella propria futura realizzazione professionale. E questo non può che essere di primaria importanza, ma non è tutto. C'è ben altro oltre la scuola, ma qualcuno a volte se ne dimentica. In questa era in cui le emozioni, i momenti e le interazioni tra le persone sono sintetizzate, striminzite, mutilate, è difficile avere ancora a mente ogni aspetto e sfaccettatura di chi e di quel che si ha intorno. Spesso nelle scuole c'è qualche carenza, ad esempio mancano le adeguate figure specializzate, le quali possano aiutare i ragazzi nella ricerca dell'io e della giusta motivazione, indispensabile per il conseguimento degli obiettivi prescelti. Gli alunni di scuola secondaria cominciano il liceo o gli istituti tecnici o professionali quando appena stanno diventando adolescenti, e ne escono a 19 anni, dopo la maturità, sempre cambiati, nel bene e nel male. E' infelice però, sapere che non tutti ne vengono fuori soddisfatti. "Sono uno studente di quinta di un istituto tecnico. Quest'anno dovrò sostenere l'esame di maturità, come molti miei coetanei. Dopo cinque anni di scuola, la valutazione della terza prova riguarderà quante nozioni riuscirò a ricordare a memoria, senza un minimo di pensiero critico. Parte di questa prova verrà preparata e corretta da un insegnante esterno che non sa niente di come ho lavorato in questi anni. Potrebbe andare bene per un quiz televisivo, ma non per una valutazione sul livello di preparazione. Buona parte del nostro voto di uscita dagli Esami di Stato sarà frutto della fortuna e non della preparazione. E' impossibile ricordare a memoria il programma di tutte le materie, e se anche si riuscisse, non servirebbe a niente. La scuola non dovrebbe insegnare a riflettere, a sviluppare pensieri e opinioni?" In questi termini si esprime Daniele Zambelli, studente bresciano,il quale ha così collezionato migliaia e migliaia di likes su Facebook, in pochi giorni. Ebbene sì, gli Esami di Stato sono da sempre l'incubo che perseguita i ragazzi per cinque anni. Ma del resto, sono anche quell'ultima barriera da scavalcare prima di tuffarsi nella vita vera, quella degli adulti. Non resta altro che rimboccarsi le maniche ed affrontare questa sfida per provare a tutti, ma soprattutto a noi stessi, che non siamo il frutto di una generazione vacua e marcia, noi valiamo!

Milano Annabarbara, Liceo scientifico "E. Majorana" Mola di Bari

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