Nella ricerca sulle radici del pregiudizio, due sono fondamentalmente le cause che vengono considerate: la socializzazione e le gratificazioni o punizioni presenti nella vita adulta. Il pregiudizio infatti può essere assimilato sin dalle prime fasi dell'infanzia, andandosi a sviluppare durante la vita adulta. E' da questa osservazione che nasce il concetto di “pregiudizio”, ovvero quel “giudizio prematuro” basato su argomenti insufficienti o su una loro “non completa” conoscenza. Di solito, quando si parla di pregiudizi balzano subito agli occhi i gravi episodi di intolleranza, discriminazione e ostilità razziale. Forse ancora più insidioso come segno di pregiudizio è però quel senso di distanza, quasi di superiorità che spesso accompagna i nostri rapporti con chi appartiene a un gruppo differente dal nostro . Diversi sono i dibattiti su argomenti delicati che ci vedono protagonisti e/o spettatori di discussioni di ogni genere, senza avere spesso una giusta “cognizione di causa”. Tutti siamo sottoposti al peso del pregiudizio, ma noi giovani spesso ne siamo particolarmente influenzati, perchè la società che ci circonda è macchiata da pregiudizi senza fondo, lontani dalla concretezza del fatto,pregiudizi che noi giovani spesso consideriamo verità assoluta, creandoci appunto "un'opinione senza giudizio”. Quindi come possiamo eliminare i pregiudizi, ma soprattutto è possibile eliminarli? Non si tratta di un'impresa facile in quanto i pregiudizi sono determinati da una serie di concause che hanno le loro radici nel sociale e possono quindi vantare una forte influenza sugli individui, ma naturalmente occorre che le persone siano effettivamente disposte a rivedere le proprie convinzioni. Per eliminare i pregiudizi bisognerebbe dunque riconoscerli e portarli da “assoluti a relativi”, imparando a conoscere, discernere e non giudicare. E poiché la nostra crescita si basa sul potere di “essere noi stessi”, se ci liberiamo dei pregiudizi potremmo essere liberi di cambiare e guardare la realtà con occhi più nitidi.
Ilaria Civita, Loredana Baldacchini e Alessia Lomuscio II AL, LES "E.Carafa" Andria
