IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Valutazione attuale: 4 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella inattiva

Infatti il fenomeno che oggi coinvolge i cosiddetti “nativi digitali” è relativamente recente. Da circa vent’anni, infatti, gli strumenti tecnologici, specialmente Internet, forniscono un’opportunità in più a tutti coloro che vogliono farsi notare dal grande pubblico. Soprattutto la televisione, dagli anni Novanta del secolo scorso, ha adottato due nuovi format, provenienti dall’estero, cioè il “Reality show” e il “Talent show”. In tutti questi programmi non vengono messe in risalto solo  le qualità fisiche, ma anche le emozioni e i sentimenti che caratterizzano ogni persona; talvolta, però, per aumentare il numero di spettatori, queste emozioni sono finte. Infatti non viene più messa in scena la realtà, ma solo la finzione, facendo emergere il lato peggiore dell’essere umano. Se nei “Talent” i partecipanti si susseguono su un palco per convincere i giudici della trasmissione del loro talento, i protagonisti dei “Reality” hanno una fama meno duratura rispetto a quella dei personaggi dei “Talent”, com’è anche giusto che sia.
“Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti”, sosteneva il visionario fondatore della “Pop art” Andy Warhol già nel 1968. Come dargli torto: la gente, oggi, per avere un briciolo di notorietà, fa qualsiasi cosa, usufruendo però di una fama effimera. Fare un paragone tra i nostri tempi e quelli dei grandi poeti, celebri in ogni epoca, come Dante e Petrarca, non è semplice: sono cambiati sia i metodi che i mezzi. Internet e la televisione hanno reso più semplice il processo di diffusione delle informazioni che all’epoca di Dante sarebbe durato più della stessa vita dell’autore. Si dovrebbe anche riflettere sul termine “fama”: durante l’Umanesimo la fama non esisteva, esistevano solo la bravura, la notorietà e il prestigio. Quindi la fama è un concetto più recente nato con la TV, il cinema e oggi il Web, in quanto fa riferimento ad una diffusione di massa. Questi cambiamenti sono infatti dovuti alla rapida evoluzione della tecnologia e si spiegano anche con il diffuso narcisismo della nostra società, attenta molto all’apparenza e poco all’autenticità del talento.
Alessandro Di Lamanuzzi, 3A/SU
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "F. De Sanctis" - Trani

Seguici su . . .

RSS filled 32

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters, resta informato!!

Photo and video gallery

Utility