All'aeroporto Karol Wojtyla di Bari il 2 maggio è stata inaugurata la mostra "Il volo: dalle ali di Leonardo... a oggi (1480-2016)" patrocinata e sostenuta dalla Regione Puglia che si terrà sino al 30 settembre 2016. Il secondo piano dell'edificio ha l'onore di ospitare una delle più belle e fedeli rappresentazioni del genio di Leonardo.
La mostra consiste in una raccolta di disegni e in una quarantina di ricostruzioni fedeli delle macchine di Leonardo, tutte funzionanti e interattive, a cui si affiancano progetti e modelli di aerei moderni. E' così possibile osservare l'Ornitottero verticale (antenato dell'elicottero) o l'Aliante ad ala fissa accanto al progetto di un aereo supersonico. Non è difatti una novità che l'aeroporto di Bari sia un posto particolarmente trafficato dai moltissimi turisti, e non solo, che vengono a godersi la bellezza della nostra Regione, perchè, quindi, non dargli la possibilità di essere visitato anche nei panni di museo e alimentare, nei confronti di diverse fasce d'età, curiosità per i modellini e gli appunti del grandissimo Da Vinci? La mostra è curata da Cristina Martina, architetto e consigliere delegato dell'associazione « Il genio di Leonardo» di Firenze, che si rivolge a chi costruirà gli aerei di domani e anche ai più piccoli affermando che "oltre all'avere un vastissimo valore pedagogico e culturale, questa manifestazione potrà anche stimolare le scelte future". Questo mette in luce come Leonardo avesse premeditato molte delle scoperte che avrebbero aiutalo la società nel corso dei secoli, soprattutto in campo aeronautico e aerospaziale. Accompagnati, quindi, da brevi ma concrete spiegazioni, sono tutti i modellini presenti. Da alcuni si evince come questi siano stati il punto di partenza di scoperte che hanno rivoluzionato il modo di vedere il mondo e che tutt'ora sono utilizzate nei vari settori, lavorativi e non solo. La mostra permetterà quindi di raggiungere un numero ben più vasto di persone provenienti anche dal di fuori del territorio pugliese, promuovendo la regione in Italia ed eventualmente anche all'estero e proponendola sotto i riflettori di chi invece non ha mai mostrato interesse.
Simona Speranza