Dal 9 al 15 Maggio, nel pronao della Villa Comunale di Foggia si è tenuta una mostra personale di quadri realizzata dal professor Antonio Papagna.

Egli oltre a coltivare la sua passione per l'arte, è anche un professore di matematica all'istituto Blaise Pascal. I suoi quadri rappresentano molto spesso il cielo, con figure umane situate quasi sempre in un ambiente astratto, proprio come nei sogni. Le sue opere toccano temi odierni senza tralasciare l'amore e la fede, parlano anche di amore omosessuale, della solitudine e del dolore di una donna, del cielo e del mare nelle loro più varie sfumature, della lode a Dio.
In alcuni dipinti si trovano degli alberi in cui si intravedono sembianze umane. Ognuno di essi rappresenta una particolare condizione, come nel caso della donna aggrovigliata su se stessa o dell'albero spoglio, simbolo di un amore travagliato. Molto spesso ricorrono figure femminili tranne che per uno dei quadri, forse tra i più significativi: quello di un uomo che volendo trovare la propria metá si avventura per terre, per fiumi e per mari fino a quando, rompendo gli schemi, trova la sua metà in un altro uomo; alle loro spalle, un albero contiene una donna con il suo uomo. Al quadro viene dato il nome di "casa"proprio perché casa è ovunque ci sia amore. Nei suoi quadri il pittore usa molto il colore blu, simbolo di spiritualità, forse proprio per far emergere in noi quello spirito che la società moderna reprime in materia.
Il compito di ricercare un significato nei quadri dell'artista spetta comunque prevalentemente a noi.
Michela Principe, III L