Delia e Maria sono amiche sin dall’università e nella loro vita hanno condiviso tutto: laurea in scienze biologiche, concorso a cattedra, gravidanze... Ciò che ha reso il loro legame indissolubile è stato però un avvenimento particolare: Sclerosi Laterale Amiotrofica diagnosticata a Delia all’età di 37 anni. Le aspettative di vita erano di massimo 5 anni e invece, dopo 23 anni, Delia vive e lotta e non ha intenzione di smettere!
La BESTIA (chiamata così dalla protagonista), presentatasi con dei difetti di pronuncia e di deglutizione pian piano ha reso Delia immobile e incapace di respirare autonomamente. La forza ricevuta dalla sua amica Maria e dalla sua famiglia, la possibilità di poter comunicare attraverso tecnologie avanzate, ha permesso a questa donna di non arrendersi mai. Seppur assistita, Delia riesce a coltivare le sue grandi passioni e a scrivere libri per comunicare la sua forza di vivere. La poesia, i racconti, le permettono di uscire dalla gabbia in cui è reclusa, di immaginare la vita al di fuori della sua casa, di dare un senso alla propria vita e a quella di tutti. Superare i propri limiti, fare delle proprie debolezze dei punti di forza, andare oltre gli impedimenti attraverso la scrittura non può che ricordare Giacomo Leopardi secondo cui ognuno ha sempre delle risorse da attivare e anche le avversità rappresentano un’opportunità per crescere. Il poeta dimostra, partendo dalle sue condizioni fisiche, che la disabilità non è un ostacolo ma un’opportunità per andare oltre, per immaginare, per raggiungere l’infinito.
Nello stesso modo, leggendo il libro di Delia, emerge un grande ottimismo, una meravigliosa voglia di vivere che ci fa sentire immensamente piccoli dinanzi alla sua forza. La straordinaria sopravvivenza di questa donna nonostante la malattia si deve anche all’amore da cui è circondata: la sua famiglia e le amiche che non l’hanno mai dimenticata. Appuntamento fisso la domenica pomeriggio presso la sua casa, che ormai è diventata la casa di ognuna di loro, un momento in cui parlare delle loro esperienze, dei loro problemi e per condividere le gioie di ciascuna. Delia parla con loro, ci scherza e lo può fare grazie al comunicatore oculare che, seppur con lentezza riesce a dare voce alle sue idee. Attraverso questo ausilio informatico riesce anche a chattare, a fare acquisti online e a scrivere meravigliose poesie. Il comunicatore oculare permette ai pensieri dei malati di SLA di oltrepassare le barriere grazie alla lettura del battito dell’occhio tramite una webcam e costituisce un elemento indispensabile per essi.
La storia di Delia è spunto di riflessione per ognuno; insegna a non smettere mai di lottare, a riscoprire la forza, la voglia di non arrendersi, ci rivela cos’è l’amicizia, quella vera, ci mostra come si può essere solidali anche nei piccoli gesti. ‘Canto a due voci’ è un inno alla vita, un viaggio in un mondo reale caratterizzato da sentimenti nobilissimi, un modo per trovare il vero senso nella propria esistenza.
Roberta Montanaro 5^A su - Liceo Vittorino da Feltre, Taranto.