Ora si tende a considerare i vecchi come un peso, anche se è vero che le nonne possono essere baby sitter affidabili. Il compito dei vecchi è quello di contrastare la disattenzione, di salvare dall'indifferenza le esperienze che sono state fatte. I vecchi, secondo alcuni, non valgono nulla perchè pensano che essi non abbiano più nulla d'importante da dirci. I racconti delle sofferenze patite nella guerra mondiale e le storie della civiltà contadina sono svanite insieme alle fiabe che venivano narrate dai nonni davanti al focolare. I vecchi venivano considerati come risorse preziose, custodi ed interpreti delle tradizioni che venivano trasmesse dal padre e ricevute dal figlio che poteva innovare in modo intelligente la cultura che lo aveva formato. L'esperienza veniva trasmessa efficacemente attraverso la testimonianza diretta di chi aveva partecipato agli eventi, ora invece, la nostrà società non ha sufficiente memoria e la trasmissione culturale è dovuta al contagio di messaggi diffusi nell'ambiente e l'educazione dei giovani è affidata più alla televisione che ai racconti dei nonni. L'ultima tappa terrena dell'esistenza umana, la morte, è al centro dell'attenzione del vecchio. Egli è consapevole dell'importanza di questo ultimo passaggio, testimoniando i suoi principi. Lo farebbe, se non venisse separato dalla sua comunità, morendo lontano dallo sguardo dei suoi cari. Affidato ad un ospedale, ad una casa di riposo in modo che la sua scomparsa sia indolore. La morte solitaria non solo mortifica la dignità del vecchio, ma tronca in modo irreparabile la trasmissione culturale.
Gabriela Marzo IV A - Liceo "Carolina Poerio", Foggia.