IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Giunta notizia a Firenze dell’invenzione del cannocchiale in Olanda, un uomo seduto alla sua scrivania e immerso nei libri e negli appunti, progetta e realizza lo stesso strumento. Egli prepara un tubo di piombo alle cui estremità applica due lenti, entrambe piane da una parte, dall’altra una concava e convessa. Così descrive Galileo Galilei, padre della scienza moderna, la costruzione del telescopio nel “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Galileo era ambizioso, colto, preparato perciò grazie alle conoscenze possedute poté puntare al cielo il suo cannocchiale e attestare la validità della teoria copernicana. Ma ci fu un prezzo da pagare: lo scienziato divenne ben presto nemico della Chiesa. Egli fu considerato un rivoluzionario, un pazzo! Era difficile per la Chiesa accettare una verità di questo tipo, perché per anni aveva esaltato la teoria geocentrica presentata nelle Sacre Scritture. Credere alla Bibbia sarebbe stato molto più semplice a quel tempo, poiché noi uomini non percepiamo il movimento della Terra e vediamo il Sole accenderesti ad est e spegnersi ad ovest. Nel 1613 l’astronomo scrive una lettera a padre Castelli, a cui spiega che la Bibbia ha soltanto un valore etico e religioso, non scientifico, pertanto indica agli uomini come arrivare in cielo, non com’è fatto. Galileo è l’Ulisse del ‘600, supera le colonne d’Ercole con la voglia di divulgare le sue conoscenze. Anni e anni di ricerche, studio, fatica e sudore. Notti bianche trascorse a pensare. Anni di tormento e preoccupazioni dovevano essere riconosciuti per forza, ma lo scienziato è costretto ad abiurare per non seguire le orme di Giordano Bruno. Il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht fu autore dell’opera “Vita di Galileo”, grazie alla quale ci sono pervenute ulteriori informazioni sullo scienziato, come la cecità e il morbo di Parkinson da cui, probabilmente, fu affetto. Brecht, vissuto in età nazista, si sentiva molto vicino a quella figura eroica, infatti preferì scappare dal totalitarismo, come Galileo dalla Chiesa, sottoponendosi ai suoi ordini. Galileo potrebbe risultare un eroe negativo, ma per il drammaturgo non avrebbe potuto fare altrimenti, giacché non tutti potevano comprendere le sue teorie. “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”.

Concetta Conca IV A scienze umane Liceo "F. De Sanctis"

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