Les-News non è solo un giornale digitale. E’ una straordinaria palestra, una officina, un laboratorio di libertà. Un giornale realizzato con le energie degli studenti non è un foglietto giovanile, è la finestra su un mondo che cambia, aperta da ragazzi che saranno la classe dirigente di domani. Con occhi differenti, un giornale digitale consente di guardare il mondo e le sue evoluzioni. Nella politica, nella cronaca, nell’arte, nel cinema.
Le nuove generazioni posseggono competenze tecnologiche che cambiano gli orizzonti. L’Italia dei nativi digitali sarà smart, non avrà più tradizioni dell’immaginario che duravano da decenni. Fermiamoci solo alla cultura legata alla Tv. Il palinsesto canonico dei programmi su televisore di casa costituisce solo una parte, minoritaria, del consumo mediatico dei nativi digitali. I programmi scelti dai direttori delle reti Rai o Mediaset sono parte del tutto, dove il resto delle scelte avvengono tramite l’autonomia dei giovani su YouTube o Netflix, gli orientamenti passano dall’on demand, da cataloghi nei quali ricercare film o serie tv-sceneggiati di proprio gradimento.
La società liquida analizzata dal sociologo Bauman ha meno punti cardinali del Novecento, ma molte più opportunità di appagare le proprie aspirazioni per i giovani: un giornale scolastico diventa allora lo strumento per conoscere il mondo degli under 20, al fine di comprendere la rotta che sta prendendo la nuova Italia.
Una considerazione infine sulle immense potenzialità delle nuove tecnologie: un giornale digitale consente di non passare più dalle antiche edicole, un sito aggiornato permette di pagare un bollettino postale senza fare code, una app ci aiuta a trovare il ristorante senza sfogliare il TuttoCittà cartaceo. L’elenco potrebbe essere sterminato. Fermiamoci qui, dunque. La tecnologia potenzia le nostre capacità ma non può surrogare l’umanità e le sue sfumature. Un sorriso via Skype è un sorriso plastico, un abbraccio dal vivo è un tripudio di emozioni e vita.

di Michele De Feudis