È tristemente di grande attualità il tema del razzismo che coinvolge direttamente e indirettamente anche le nuove generazioni. La discriminazione razziale si concretizza quando un essere umano è trattato meno favorevolmente di un altro in una situazione analoga a causa della sua razza, colore, religione, discendenza, origine nazionale o etnia. E’definibile 'discriminazione diretta' la situazione ad esempio che vede un agente immobiliare rifiutarsi di affittare una casa a causa di un particolare colore della pelle del futuro inquilino. Ma è anche discriminazione razziale quando c'è una regola o politica che è la stessa per tutti, ma ha un effetto eccessivo per le persone di una particolare razza, colore, origine nazionale o etnica. Questo si chiama 'discriminazione indiretta'. Ad esempio, può essere indiretta la discriminazione razziale se una società dice che i dipendenti non devono indossare cappelli o altri copricapo sul posto di lavoro, in quanto questo può avere un effetto eccessivo per persone provenienti da alcuni sfondi razziali/etnici. L'odio razziale può avere forme di manifestazione anche non immediatamente controllabili. Esempi di odio razziale possono includere: materiale razzista su Internet, tra cui forum, blog, siti di social networking e siti di video sharing nonché commenti offensivi o immagini in un giornale, una rivista o altra pubblicazione, come un opuscolo o un volantino. Sono di grande attualità anche commenti offensivi in occasione di eventi sportivi di giocatori, spettatori, allenatori o funzionari.
Ognuno ha un ruolo da svolgere per contribuire a garantire che le persone provenienti da culture ed esperienze differenti abbiano le stesse opportunità degli altri cittadini a partecipare alla vita politica, economica e sociale delle nostre comunità per migliorare una reale integrazione. La soluzione sicuramente passa per la conoscenza degli stili di vita e delle tradizione dei popoli che comunemente si chiama tolleranza. Serve anche una grande attenzione per intraprendere progetti di ricerca e di istruzione per combattere il razzismo e promuovere una maggiore comprensione tra persone di diverse culture ed esperienze. Noi del Liceo “De Sanctis”lo abbiamo fatto con il progetto “Gemellaggio”.
Emanuel Regina III A Liceo “F. De Sanctis”- TRANI