L’American Council on Science and Health e il sito Realclearscience hanno pubblicato i risultati di un’indagine sui siti di notizie scientifiche.
L’indagine si basa su oltre quindici anni di esperienza da parte di Realclearscience nel cercare notizie scientifiche sui più importanti siti web specializzati e nel selezionarne e pubblicarne le migliori.
Due sono i criteri su cui si basa l’infografica. Sull’asse orizzontale si va, da sinistra verso destra, dai siti che pubblicano notizie basate su prove scientifiche, verso siti orientati ideologicamente.
Sull’asse verticale, invece, i siti riportati nella zona alta pubblicano notizie scientifiche in modo più efficace e coinvolgente rispetto a quelli della zona inferiore.
Secondo Alex Berezow, membro dell’American Council on Science and Health e scrittore prolifico di scienza su BBC News e The Economist, il giornalismo scientifico è in pessime condizioni perché “non solo è soggetto agli stessi tipi di pregiudizio che affliggono il giornalismo in generale, ma è maggiormente suscettibile di sensazionalismo”.
Analizzando l’infografica si possono notare siti web, come Infowars o Mercola, con notizie scientifiche poco affidabili e chiare, nella zona in basso a destra. Non mancano sorprese. Scientific American si trova in zona centrale, senza eccellere né in chiarezza né in obiettività. Altri siti importanti, quali Chemistry World e Physics World, sono più obiettivi, ma poco efficaci nella comunicazione.
Il giornalismo scientifico appare piuttosto in crisi. Sia l’American Council on Science and Health che Realclearscience hanno aperto dibattiti sui risultati dell’indagine, consultabili sui rispettivi siti web.
Sergio De Nisi, Liceo B. Dottula