Il lemma stesso è l’unione del prefisso greco hipér, sopra, e realismo. Dunque, è quella corrente artistica che cerca di superare lo stesso realismo accademico che l’Impressionismo e le avanguardie seguenti hanno fortemente contestato.
L’Iperrealismo si ricollega, da un punto di vista culturale, alla Pop-Art, e da un punto di vista tecnico, alla fotografie e alle nuove tecnologie. I temi ripresi sono, quindi, gli stessi della Pop-Art, come la pubblicità, ma possiamo ritrovare anche l’attenzione per il nudo femminile o per le luci delle metropoli.
Uno degli iperrealisti più noti ed importanti della modernità è Marc Sijan, collega ed amico dello stesso John De Andrea.
Chi legge, spesso, ha bisogno di ascoltare musica: da Beethoven ad Einaudi, dal jazz al pop, dal reggae al bossanova. Ma per questo libro è più opportuno ascoltare Comptine d'Un Autre Été de Il meraviglioso mondo di Amélie. Le righe e la sinfonia hanno creato la passionale atmosfera francese e si ha quasi l’impressione di esserci davvero in Francia, di conoscere i suoi profumi. Ma, le sue note che accompagnano il lettore sono perfette soprattutto nel momento del bacio tra Milena e Nick. Allora vi starete chiedendo cosa c’entri Marc Sijan in questo contesto.
Il momento del bacio e, poi, del giorno d’amore tra i due è ricollegabile ad Embrance, una scultura dell’artista iperrealista, ed è come se attraverso la stessa si vedesse l’anima, e non il corpo, dei due protagonisti. Italo Calvino scriveva in Il Barone rampante: <<Si conobbero. lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’ era potuta riconoscere così>>. Effettivamente, Nick, dopo Milena, conobbe se stesso, rifiutando la sua vita, i suoi amici, Wally e soprattutto Aileen. Milena, d’altro canto, è sempre stata padrona delle sue passioni, ma mai s’era potuta riconoscere così, così presa da un uomo, da Nick.
Entrambi sono due spiriti liberi, a loro modo, ma oppressi da una vita che non vogliono e di cui non sanno come sbarazzarsi. Nello studio de l’imperfetta meraviglia, però, il bacio aveva palesato i loro lati perfettamente combacianti ed entrambi hanno ritrovato quella serenità che non provavano ormai da tempo. Francis Scott Fitzgerald in Il grande Gatsby, descrivendo quest’ultimo , afferma che<< […]Era uno di quei rari sorrisi dotati di eterna rassicurazione, che s'incontrano quattro o cinque volte nella vita. Fronteggiava, o sembrava fronteggiare, l'intero mondo esteriore per un istante, e poi si concentrava su di te con un irresistibile pregiudizio a tuo favore. Ti capiva fin dove volevi esser capito, credeva in te fin dove ti sarebbe piaciuto credere in te, e ti assicurava di aver ricevuto esattamente l'impressione migliore che speravi di dare>>. Sembra un passo scritto apposta per spiegare quella naturale comprensione che c’è tra due anime sconosciute, come Nick e Milena, e che, improvvisamente, vengono in contatto.
Lei stesso, nel libro (pag. 287), scrive riguardo Nick che << […] Non si ricorda di avere mai provato prima questo senso di completamento, questa naturalezza, questa armonia, questo scambio di proporzioni, forme, immagini>>. I loro abbracci sono scambi di linfa vitale, perché l’uno senza l’altro è incompleto così come i protagonisti della scultura di Sijan: i loro corpi sono profondamente uniti. Il loro amore è un mistero, non se ne parla molto nel romanzo, ma con meticolose e fotografiche descrizioni dei loro sguardi, i loro sentimento, forse ineffabile, è evidente.
Emanuele Servidio 5^AU Liceo G. Bianchi Dottula - Bari