IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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foto teatro 1Roberto Saviano, nel suo celebre libro “Gomorra”, ricorda uno dei tanti orrori che ormai, soprattutto nel Sud Italia sono all’ordine del giorno: Emanuele, un ragazzo di soli quindici anni ha messo piede nel mondo del crimine stroncando una vita. Come è possibile ciò? Può un ragazzo di quell’età prendersi le responsabilità del grave reato che ha compiuto? Certo che sì, anche se esse vanno distribuite. Egli è lo stesso ragazzo che ha avuto abbastanza anni per infrangere la legge, quindi non è un eroe o un innocente; innocente probabilmente era colui che si è ritrovato privo di vita, lasciando un vuoto incolmabile nella propria famiglia, a causa di un gesto estremo e inumano a parere di molti, o meglio da parte di tutti quelli che sono stati educati. L’età di Emanuele è tipica di un ragazzo che coltiva i suoi sogni, che insegue le sue passioni, studiando in previsione di un mondo migliore. Forse però Emanuele non è stato seguito  ed educato e non ha avuto le stesse possibilità di un coetaneo di agiata famiglia con sani valori. Si deduce quindi che “quindici anni in certi meridiani sono solo una somma”. L’illegalità diviene un fatto di costume sociale, diviene l’immagine stessa del nostro Paese ed è perciò necessario, e più che opportuno, che essa diminuisca drasticamente. Chi ci perde e ne risente sono sempre i cittadini, in un modo o nell’altro. Come possiamo avere giustizia? Le leggi, il diritto e le regole possono essere molto diverse e in contraddizione tra loro, a seconda del momento storico e dei paesi in cui vigono. E’ quindi necessario che a capo del nostro Paese ci siano persone competenti, anche perché l’Italia è la culla della giurisprudenza. La nostra Costituzione, se valutata e analizzata correttamente, è brillante, è il risultato di tanti sacrifici e tante battaglie affrontate. A questo punto è il caso di ricordare Aldo Moro, che tra le tante cose, rivalutò l’art. 1 della dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo: “Ogni essere umano nasce libero”. Moro avrebbe voluto cambiare e scrivere che “ogni persona nasce libera”, ogni persona con dignità umana. Liberi? Liberi di scegliere, liberi di vivere una vita serena e liberi dunque di assumersi le proprie responsabilità e rispettare la legge.           

 

Gallitelli Anna Casse 5A  Liceo Vittorino da Feltre Taranto            

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