Un film che racconta, attraverso gli episodi più importanti della sua vita, la crescita artistica del cantautore italiano, le sue debolezze, le sue passioni e non solo. Il film, infatti, narra anche di un avvenimento che segnò particolarmente l'artista e la sua compagna Dori Ghezzi, tanto da spingere De André a parlarne nelle sue canzoni.Ci riferiamo al loro sequestro, avvenuto il 29 agosto del '79, che non fu né il primo, né l'ultimo.
Ma andiamo un momento a scavare nel passato.Correvano gli anni '70, quando in Italia, gruppi di criminali comuni o gruppi criminali strutturati, come 'ndrangheta, Anonima sarda e Cosa Nostra, e organizzazioni terroristiche, come le Brigate Rosse, diedero inizio alla cosiddetta “stagione dei sequestri”; (il 1977 come anno in cui ne avvennero di più: 75 in totale).
Il sequestro a scopo di estorsione fu un fenomeno criminale che per le sue modalità e finalità d'uso, lo resero unico in Europa; i soggetti dei rapimenti di mafia furono i rampolli delle famiglie borghesi e i personaggi noti dell'epoca, dai quali avrebbero guadagnato alti profitti per finanziare altre attività criminali. Le regioni colpite da questi episodi furono la Lombardia, la Calabria e la Sardegna, per poi espandersi anche in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana.
Ricordiamo, tra gli altri casi di privazione illecita della libertà, quello di Aldo Moro, sequestrato il 16 marzo 1978 a Roma dalle Brigate Rosse; successivo alla sua prigionia, il ritrovamento del suo corpo senza vita. E andando nuovamente a ritroso nel tempo, il rapimento di John Paul Getty III, avvenuto il 10 luglio 1973 a Roma a piazza Farnese, per opera della 'ndrangheta e trattenuto da essa per cinque mesi, a cui Ridley Scott ha dedicato un film, intitolato “Tutti i soldi del mondo”. Il film tratta, appunto, il sequestro di John, nipote del noto magnate dell'industria petrolifera, nonché al tempo uomo più ricco del mondo. Attraverso ciò, la mafia voleva ottenere un lauto riscatto da parte del nonno del ragazzo, il quale, però, lascia la stampa ed i rapitori stupefatti quando si rifiuta categoricamente di pagare la somma pattuita, conseguenza a questo diniego fu la mutilazione di un orecchio di John, dopodiché, il nonno miliardario, cambiò idea, saldando la liberazione del nipote.
John Paul Ghetty III fu già da adolescente, un ragazzo problematico, sempre in bilico tra gli eccessi. Protagonista di abusi e affari di droga e dopo questa vicenda, non si riprese più, sprofondando totalmente in questo abisso. In questo decennio, vennero rapite all'incirca 500 persone. Oggi i fenomeni sono diminuiti e si tratta di casi isolati, questo perché la legislazione italiana ha compiuto passi importanti per reprimere questo ciclo di sequestri, come la legge sul blocco dei beni delle famiglie degli ostaggi o pene di reclusione dai 15 ai 20 anni.
Ma perché tutto questo terrore? E perché scegliere la via facile dell'illegalità? Non c'è gratificazione nel vivere una vita inferiore a quella che si potrebbe vivere. E non c'è nobiltà d'animo nel privarsi dell'umanità, qualità che non permetterebbe mai né di avvalersi della notorietà di una persona per ricavarne del denaro, ma soprattutto di attribuire un prezzo alla libertà di un uomo.
Ilaria Devicienti 4^A Economico-Sociale Liceo "E. Palumbo", Brindisi
Il prezzo di un uomo
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