La Prof.ssa di Storia dell’Arte ci invita a “guardare” il bianco edificio del 1924, progettato dall’ingegnere Cesare Brunetti e terminato nel 1932, simbolo dell’ambizioso progetto di portare l’acqua in Puglia per rendere produttiva una terra afflitta da carenza d’acqua, migliorando così notevolmente le condizioni di vita dei suoi abitanti.
La storia di questa impresa straordinaria viene raccontata all’interno dall’artista romano Duilio Cambellotti, conosciuto a livello internazionale. La sua “presenza” è ovunque: i dipinti murali, le sculture, gli arredi fissi e mobili, i particolari “tappeti” di marmo con intarsi in bronzo e madreperla, le maniglie in ottone ed altre forme decorative richiamanti fontane ed archi dei ponti dell’acquedotto, portano tutti la sua firma.
Il Prof. Calò Carducci ci fa da Cicerone: lungo il meraviglioso scalone di marmo scolpito e decorato con elementi in bronzo e in marmo che riportano all’acqua e al suo movimento, arriviamo al primo piano. Qui abbiamo potuto ammirare i salottini del Presidente e del Vicepresidente, completi di affreschi, tele, arredi fissi e mobili. Al secondo piano attraversiamo alcune delle stanze dell’ex appartamento privato del Presidente (ben 11 stanze per oltre 350 mq!). I nostri occhi vengono catturati dalla particolarità dei mobili in pregiato legno di noce, rovere, acero e padouk con intarsi in madreperla e disegni con inchiostro di china, disegnati e realizzati da Duilio Cambellotti, che trasferisce sugli oggetti d’arredo (scrivanie, armadi, tavoli, librerie, sedie, poltrone) l’acqua nel suo continuo scorrere. Chi poteva immaginare che già all’epoca esistessero le poltrone girevoli!
Senza tralasciare le altre figure del repertorio iconografico, teste femminili, anfore, velieri, alberi d’ulivo, cerbiatti, ruscelli, rondini, spighe, cavalli; il tutto racchiuso in quella che è l’ossatura portante della costruzione: archi, canali, condotte attraverso i quali l’acqua ha cambiato il destino della Puglia.
3^A LES Liceo Bianchi Dottula - Bari