Con il passare degli anni, la tecnologia sta facendo tanti passi avanti da tutti i punti di vista. Ma secondo il Presidente dell’Agenzia Spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston, durante il suo intervento presso l’Università di Perugia, il progresso consiste in uno spazio sinonimo di "ricerca, economia e futuro" ma anche di "benessere, progresso e benefici quotidiani". Inoltre ,secondo lui, c’è un’economia spaziale che a livello mondiale vale 330 miliardi di dollari. Da questo punto di vista, il governo mette sul piatto 500 milioni di euro per la “Space economy”: lo scopo è quello di puntare ad uno spazio in cui pubblico e privato lavorano insieme, sapendo che quando si investe nello spazio c’è un ritorno.
Battiston ha sottolineato che ci sarà lo “Space tour” cioè si avrà la possibilità di andare nello spazio a prezzi contenuti, in modo tale da avere un pubblico più vasto.
Un altro progetto di cui ha parlato Battiston è la realizzazione della prossima base lunare: una stazione spaziale nelle vicinanze della luna con possibilità di allunaggio e ritorno, magari addirittura con una base che possa stare sul nostro satellite per un certo periodo e con astronauti. Questo è un progetto realizzabile, ma quello su cui punta il presidente è “Marte”, che rimane un obiettivo realizzabile tra 15-20 anni, quando uomini e donne vi potranno andare.
Continuando il suo discorso, presso l’università perugina, Battiston ha ricordato “un uomo intrappolato in un corpo fragilissimo ma con una mente curiosissima” cioè l’astrofisico della ‘Teoria del Tutto’ Stephen Hawking, malato di Sla, morto all'età di 76 anni. Con la presenza dell’astronauta Samantha Cristoforetti hanno evidenziato come le sue scoperte e teoremi sono ancora oggetto di studio in questo momento anche con le onde gravitazionali individuate recentemente, tra l'altro, anche con l'aiuto del Dipartimento di fisica dell'Università degli Studi di Perugia.
Cristoforetti, rivolgendosi poi ai ragazzi presenti e sottolineando che "la scienza va coltivata e divulgata anche al grande pubblico", ha ricordato la sua missione di 200 giorni (sei mesi e mezzo) nello spazio, dopo avere però ripercorso la sua storia personale: "Nata in un posto di montagna, da sempre sono stata affascinata dal cielo stellato". L’astronauta ha evidenziato che il suo è un messaggio di ottimismo e positività che vorrebbe trasmettere ai ragazzi. “ La cosa importante e fondamentale è avere un obiettivo, un’idea di quello che si vuole plasmare in questo mondo. Quindi solo il fatto di aver avuto un obiettivo importante che mi ha fatto crescere sarebbe stato comunque appagante, anche se non fosse andata così bene per me.”
Miriana Patruno IV A, IISS Alpi-Montale Rutigliano