IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

2,6 milioni di neonati non sopravvivono al primo mese di vita, moltissimi nemmeno al primo giorno: è quanto accade ogni anno nel mondo.
L’UNICEF lancia l’allarme sulla mortalità infantile. Il tasso di mortalità neonatale a livello mondiale rimane inquietante, soprattutto nei Paesi più poveri. Nei Paesi a basso reddito, la media del tasso di mortalità neonatale è di 27 morti su 1.000 nati mentre nei Paesi ad alto reddito, il tasso scende a 3 su 1.000. I luoghi più pericolosi per nascere si trovano nell’Africa Subsahariana, dove le donne in gravidanza hanno sicuramente meno assistenza durante il parto a causa di povertà, conflitti e istituzioni deboli. Molto preoccupante la situazione in India, dove 600.000 bambini muoiono entro i primi 28 giorni. L’India ha un tasso di 25,4 decessi di neonati prima di 28 giorni su 1.000.
Il report “Ogni bambino vivo” studia le cause e cerca di incentivare la prevenzione della mortalità dei neonati. L’Unicef sostiene che le cause di questa situazione siano prevedibili e che l’80% delle morti avviene per ragioni non pesanti. I primi 28 giorni di vita sono i più critici per la vita di un bambino perché vive un momento di massima debolezza. Si segnalano anche i Paesi in cui è più sicuro nascere e tra questi ci sono sicuramente Giappone, Islanda e Singapore dove si registra solo un decesso infantile su 1.000 nuove nascite nei primi 28 giorni.
Carmen Renna, V A Liceo Economico Sociale "Ilaria Alpi" - Rutigliano

Seguici su . . .

RSS filled 32

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters, resta informato!!

Photo and video gallery

Utility