Mario Francese, è stato un giornalista italiano, vittima di mafia. Divenuto giornalista professionista, si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste entrò profondamente nell'analisi dell'organizzazione mafiosa, delle sue spaccature, delle famiglie e dei capi, specie del corleonese legata a Luciano Liggio e Totò Riina. Nel 1975, venne approvato il progetto dell'opera, l’affare però non riguarda solo i terreni, ci sono tanti altri soldi da agguantare: subappalti, forniture di cemento, pietrame e quant'altro, posti di lavoro da distribuire, mezzi meccanici da affittare. Un intreccio di appetiti che lascia sul suolo una dozzina di morti e una scia di attentati. Francese, instancabile segugio, indaga, attentamente e scrive sul Giornale di Sicilia, dove è cronista giudiziario, quel che accade in quel territorio diventato un Vietnam. Fa nomi e cognomi, rappresenta la guerra tra vecchia e nuova mafia; è il primo a farlo ed è ancora il primo a rivelare l' ascesa dei Corleonesi e a chiamare "commissione" il vertice della cupola. E, come se non bastasse, collega alcuni morti ammazzati alla guerra nelle cave e uno dei primi delitti eccellenti quello del colonnello Giuseppe Russo nel 1977 a Ficuzza a controversie per i subappalti. Francese paga con la vita, ad appena 54 anni, il suo coraggio e il suo fiuto di cronista. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a colpi di pistola a Palermo da Leoluca Bagarella, davanti casa sua. Per questo omicidio furono condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l'esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano.
Le motivazioni della condanna nella sentenza d'appello furono: «Il movente dell'omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70».
Giuseppe Francese, suo figlio, riuscì a rendergli giustizia prima di compiere un atto drammatico. Infatti il 3 settembre 2002 Giuseppe si suicidò, lo stesso che per anni si era dedicato a inchieste sulla ricostruzione dell'omicidio del padre.
Mario Francese è stato un giornalista coraggioso che ha speso tutta la sua vita per smascherare un'attività criminale come quella mafiosa. Ma soprattutto ci insegna, che tutti abbiamo il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e altro mezzo di diffusione.
Erica Monticelli, Roberta Sassaroli IV AU Liceo Bianchi Dottula - Bari
Mario Francese
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- Inserito da Natalia Diomede
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