In particolare, l'Italia è sede e teatro di sbarchi clandestini di extra-comunitari che giungono nella nostra penisola per cercare lavoro, o per fuggire da un clima di violenza e guerre, da condizioni di vita precarie o da una situazione di degardo ambientale. Molti italiani considerano il fenomeno un "problema" piuttosto che un'opportunità: da quando emerge da una ricerca realizzata dalla rivista "il Regno e Caritas Italiana", parte della papolazione considera "fragili" le istituzioni ,e incapaci di governare il fenomeno migratorio. Queste opinioni si rivelano fondate se pensiamo all'atteggiamento di avversione e ostilità,da parte del vicepremier Matteo Salvini, nei confronti degli immigrati stessi. Non ultima, infatti, è la notizia che lo ritrae protagonista della chiusura dei porti alle navi che trasportano in Italia i migranti soccorsi in mare; fra queste vi era anche la nave Ong "Sea Watch",ancorata nel porto di Catania dopo aver fatto sbarcare 47 immigrati tenuti a bordo per oltre dieci giorni. "I naufraghi sono ostaggio del governo e della sua barbara propaganda", scriveva la Ong su Twitter pochi giorni fa. Per lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, invece, il leader è paragonabile ad un "poitico improvvisato" che cerca, con i suoi modi di agire, di attirare la canaglia razzista. La procura di Catania ha comunque aperto un'inchiesta sullo sbarco dei 47 migranti, con l'ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Alcune Ong - sostiene il procuratore Carmelo Zuccaro- cercano di stabilire i contatti con i trafficanti al fine di destabilizzare l'economia italiana e di trarne,in qualche modo,dei vantaggi". Ad ogni modo,l'avvenimento è visto come una forma di discriminazione che si sostanzia nell'esclusione sociale,nella negazione dell'accesso ai servizi essenziali e, soprattutto,nell'ignorazione del principio di uguaglianza sancito dalla legge. Pertanto, occorre cambiare la mentalità dell'opinione pubblica portando ad un rafforzamento delle politiche contro la discriminazione che renderà possibile una forma di uguaglianza sociale.
Alessia Martiradonna, Giorgia Amoruso IVAE, Liceo Bianchi Dottula - Bari