Il canale r/MandelaEffect è stato fondato nel 2014 e conta più di 120.000 iscritti. L’effetto Mandela prende il nome da Nelson Mandela, premio Nobel per la pace sudafricano, che molti ricordano essere morto negli anni Ottanta in una prigione in Sudafrica, invece che nel 2013, come di fatto è accaduto.
L”Effetto Mandela” chiarisce il funzionamento dei falsi ricordi e della percezione della realtà. Le spiegazioni più ricorrenti del fenomeno sono a volte banali e a volte metafisiche: alcuni sono scettici e credono che sia la mente a fare brutti scherzi. Altri collegano l’effetto Mandela alle teorie del complotto sull’attività dell’acceleratore di particelle del CERN, il Large Hadron Collider, e alla rottura del continuum spazio-temporale; altri chiamano in causa teorie terrapiattiste. Altri ancora sostengono che stiamo vivendo in una simulazione controllata da un computer quantico, sospesi in un aldilà digitale. Ma di cosa stiamo parlando, allora? Di un meme culturale? Di una vera e propria “condizione” psicologica? Nonostante tutte le teorie e le analisi e le analisi scientifiche, c’è un certo misticismo che lo avvolge. Funziona da spunto filosofico che porta ad affrontare il tema come un richiamo all’unheimlich – il diverso che è contemporaneamente familiare e misterioso. r/MandelaEffect diventa terreno fertile su cui costruire altre teorie, le cui spiegazioni possono talvolta trovare fondamento nella scienza o nella religione, e talvolta spingersi fin dove arriva l’immaginazione.
La comunità di seguaci del r/MandelaEffect, che conta soprattutto americani, si contraddistingue per una certa sfiducia nei confronti della tecnologia,dei media e delle figure di autorità. E’ inopinabile che l’effetto Mandela sia un fenomeno connesso al diffondersi delle “fake news” e che nasce dalla paura, dalla confusione e dalla sfiducia che caratterizzano la vita contemporanea.
Martina De Tullio 5Au Liceo Bianchi Dottula - Bari
Effetto Mandela: come la teoria dei falsi ricordi ha conquistato internet
- Dettagli
- Inserito da Natalia Diomede
- Visite: 1716